Preg.mo Direttore,
Il proverbiale isolamento del nostro meraviglioso Biellese dal 16 maggio scorso è ancore peggiorato.
L’affermazione può sembrare l’ennesima critica del solito cittadino sempre pronto soltanto a punzecchiare , invece queste poche righe vogliono essere un propositivo appello a tutte le forze politiche di ogni ordine e grado, che hanno a cuore il ns. territorio per renderle edotte di un problema che apparentemente ha poca importanza ma dimostra che nel nostro DNA i collegamenti non sono una priorità.
I fatti ci dicono che la frana che ha colpito Borgofranco d’Ivrea (prov. di Torino) risulta ben più grave del previsto ed ostruirà in frazione Biò, l’unica via di comunicazione “comoda” per raggiungere la Valle d’Aosta (Autostrada Torino- Monte Bianco) per almeno 6 mesi.
A tal proposito rivolgo un invito alla politica locale, impegnata, mai come ora a promuovere il Biellese nel mondo ed a cercare di rendere il nostro territorio a vocazione sempre più turistica ad attivarsi perché venga segnalato in modo idoneo, anche con l’aiuto della stampa locale, il grave disagio.
Personalmente per raggiungere Courmayeur Sabato ho imboccato la Settimo Vittone all’inizio delle quale campeggia un grande cartello che recita “TRAFFICO VIETATO AI MEZZI PESANTI”. Superata la Galleria nessuna indicazione mi ha avvisato che per raggiungere Borgofranco la strada era chiusa e ho proseguito speditamente in quanto alla guida di un mezzo non pesante. Purtroppo dopo pochi chilometri ho trovato la strada sbarrata con un indicazione che mi obbligava a passare da Nomaglio per raggiungere Aosta, percorrendo una stradina stretta e pericolosa e tortuosa in direzione regione Cornalei che permette di arrivare sulla SS 26 in località Settimo Vittone. (1 ora esatta di viaggio, peraltro alle 6,30 del mattino)
Il mio appello certamente non vuole essere una soluzione al problema dell’isolamento del Biellese, ma vuole soltanto contribuire, senza affrontare spese che spettano ad altra Provincia, a lanciare un messaggio, che spero venga recepito da chi di dovere, partendo dal presupposto che per fare turismo occorre iniziare dalle piccole cose, recuperando una sensibilità che, e lo dico da Biellese doc, noi Biellesi fatichiamo a metabolizzare a tutti i livelli.
Scusandomi per l’intrusione, ringrazio per l’attenzione.