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COSTUME E SOCIETÀ | 20 maggio 2024, 08:20

I 20 anni di Targatocn, uno dei quotidiani online della nostra rete. Carta stampata e tanta radio, poi la chiamata di Anghilante: "C'è bisogno di un direttore"

Il prossimo 21 maggio sarà il compleanno di Targatocn, le prime notizie uscirono quella notte del 2004. Cesare Mandrile: "Di web sapevo poco, ma accettai. Fu un periodo complicato, ma ci divertimmo tanto"

Cesare Mandrile

Cesare Mandrile

"Nella notte tra il 20 e il 21 maggio, attorno alle 2, escono le prime notizie. E' il 2004. Nasce Targato Cn, il primo quotidiano online della provincia Granda, uno dei primi in Italia.

Sanremonews era già nato da qualche anno. E' stato il primissimo giornale web del gruppo editoriale Morenews, che oggi racconta tante province del Piemonte, della Liguria e anche un pezzo di Lombardia.

Sono stati vent'anni tutti in salita. La salita è faticosa, ci sono momenti in cui è  necessario rifiatare, altri in cui mettere un passo davanti all'altro diventa un'impresa titanica. A volte si cade.

Ma la salita è anche crescita, progressione.

La salita è strada, percorso, incontro e scambio. Quello che c'è stato con tante persone che in questi vent'anni hanno fatto parte della squadra. C'è chi è rimasto e c'è chi se ne è andato, ha fatto altre scelte, ha cambiato direzione.

Targato Cn c'è ancora.

Oggi rappresenta una primaria realtà dell'informazione non soltanto provinciale, ma regionale, con decine di migliaia di lettori che ogni giorno cercano le nostre pagine per essere aggiornati sulla realtà della Granda 365 giorni l'anno. Sono stati vent'anni densi di fatti, notizie, tragedie, eventi, illusioni e certezze.

Abbiamo chiesto ai "nostri" direttori di raccontarci la loro fetta di percorso in questi vent'anni. Oggi è la volta di Cesare Mandrile. Direttore dal 2009 e per un paio d'anni, da qualche tempo fa nuovamente parte della squadra, dando lustro soprattutto al volley, sport che ama e di cui sa tutto. 

E ci sarà anche lui il prossimo 21 maggio, nella nostra redazione, in corso Nizza 16 a Cuneo, dove tanti amici saranno con noi per condividere questa giornata di festa!

Vent’anni. Quante cose sono cambiate a Targatocn, ma eccoci ancora qui. Tenaci ed orgogliosi. Insieme con Barbara Simonelli e il direttore di oggi Barbara Pasqua sono l’unico dell’attuale redazione ad aver assistito alla profonda trasformazione che ha vissuto il nostro giornale in quattro lustri.

Con il grande privilegio di averlo guidato, in qualità di direttore responsabile, per 2 anni e mezzo.

Mi chiamò l’editore, Enrico Anghilante, nell’estate del 2009: faceva caldissimo e quando arrivai nel suo ufficio, in via Cuneo a Borgo San Dalmazzo, la prima cosa che mi colpì fu la sua schiettezza. Pensavo volesse propormi una collaborazione: venivo da anni di carta stampata e, prima ancora, una lunga esperienza nelle radio. Del web sapevo poco o nulla. Andò dritto al punto: “Abbiamo bisogno di un direttore responsabile, ti andrebbe di farlo?”. Preso alla sprovvista, l’unica cosa che gli chiesi fu: “E che dovrei fare?”.

Mi spiegò che il mio compito sarebbe stato quello di costruire una redazione vera e propria, che in quel momento era piuttosto deficitaria: ai giornalisti interni avrei dovuto affiancare una rete di corrispondenti in grado di coprire, gradualmente, l’intero territorio provinciale. Accettai.

Il giorno successivo mi ritrovai alla prima riunione di redazione con Barbara Simonelli, Francesca Aimo, Piero Lunati e Barbara Pasqua: pochi, ma buoni. Fin da subito si creò un feeling stretto tra tutti noi, anche se Piero ci abbandonò poco dopo per intraprendere un diverso percorso lavorativo. Instaurai un rapporto familiare e sincero.

Così come feci con Camilla Pallavicino e Monica Bruna, le colleghe che si occupavano di cronaca giudiziaria: ho sempre considerato questo settore trainante per il giornale e loro erano davvero brave.

Qualche mese dopo ci trasferimmo in centro Cuneo, in quella che finalmente era a tutti gli effetti una redazione. Si unì anche Edward Pellegrino al quale affidammo il ruolo di responsabile di “Campioni.cn”, la nostra testata sportiva.

Intanto continuavo la ricerca dei corrispondenti, per ampliare la rete che aveva iniziato a creare il mio predecessore Gianpiero Ferrigno.

Da Alba Gisella Divino, giovane ragazza del sud da poco arrivata in Piemonte e dotata di una puntualità e meticolosità invidiabili: copriva una zona importantissima della provincia dal punto di vista economico-culturale. A lei si affiancò Maura Savaris, che raccontava i fatti dal restante territorio di Langa.

Da Fossano la vulcanica Antonella Balocco, mentre della città di Mondovì e della Valle Tanaro si occupavano un trittico di giovani interessanti: Annalise Beccaria, Simone Floccari e Marco Ceste.

Poi Saluzzo, feudo di due storici collaboratori: il pungente “Gual” Gualtiero Bertola e l’inossidabile Vilma Brignone, che ancor oggi firma i pezzi dalla città del Marchesato.

Purtroppo non riuscii a completare l’opera, lasciando scoperte Bra e Savigliano.

I numeri ci premiavano, il giornale continuava ad acquisire lettori giorno dopo giorno, mentre dall’altra parte s’incominciavano a percepire i primi scricchiolii che, nel corso degli anni, avrebbero portato ad un crollo verticale nelle vendite del settore cartaceo.

Ci divertivamo tanto: l’immediatezza dell’avvenimento, il poterlo raccontare in diretta colmava l’enorme differenza di organico che pativamo con la concorrenza.

L’avvenimento che ricordo con maggiore piacere, per me che sono “malato” di pallavolo, fu senza ombra di dubbio la finale scudetto vinta da Piemonte Volley il 9 maggio 2010 a Bologna. Affiancai Edward Pellegrino a Casalecchio di Reno, mentre dalla redazione i colleghi fecero vivere in diretta la festa dei tifosi sotto la tettoia di Piazza Virginio ed i caroselli di auto per le strade della città.

Anni belli, ma ahimè piuttosto complicati per il giornale dal punto di vista finanziario. La capacità di fare gruppo, lo stare bene insieme e l’aumento dei consensi nei lettori si scontravano quasi quotidianamente con la precarietà economica che tutti noi dovevamo affrontare. Crebbero le tensioni ed il 2 ottobre 2012 decisi di lasciare.

Non fu un modo elegante, oggi lo posso dire. Non lo rifarei, ma quell’episodio rivelò la neutralità dell’editore e l’autonomia della quale abbiamo sempre potuto godere noi giornalisti di Targatocn: mai Enrico Anghilante ha posto condizioni circa i contenuti della testata. A riprova la mia lettera d’addio ai lettori, a tratti pesante, ancor oggi visibile nell’archivio del giornale.

Una lunga pausa, poi nel 2021 il ritorno in punta di piedi. Stavo uscendo da un periodo decisamente complicato dal punto di vista fisico e avevo voglia di rimettermi in gioco. Fu Matteo La Viola, che si occupa di volley femminile a Mondovì, a propormelo: Perché non torni?”. Gli dissi: Non credo che l’editore sia contento”. Invece c’incontrammo io, Enrico e Barbara Pasqua e fu come il primo giorno.

Dopo un riavvicinamento dedicato esclusivamente al volley, settore nel quale, lo dico con convinzione e grande orgoglio, Targatocn oggi non ha rivali, eccomi di nuovo in redazione con i colleghi. E da un anno curo, insieme con Beppe Tassone, anche “Montecarlo News”, il giornale del nostro gruppo editoriale che tratta il Principato di Monaco e la Costa Azzurra.

Mi resta ancora un capitolo da scrivere, al quale tengo infinitamente: raccontare sulle pagine di Targatocn il ritorno in A1 della pallavolo maschile di Cuneo. Noi siamo pronti".

redazione Cuneo

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