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POLITICA | 15 maggio 2024, 12:31

Amministrative 2024, strane liste anche nel Biellese?

Si tratta di un fenomeno diffuso nei Comuni con meno 1000 abitanti dove si presentano candidati slegati dal territorio

Amministrative 2024, strane liste anche nel Biellese? - Foto archivio newsbiella.it

Amministrative 2024, strane liste anche nel Biellese? - Foto archivio newsbiella.it

Lo denunciano da anni  Striscia la Notizia con l’inchiesta “Candidopoli” e UNCEM  (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani).

Si tratta del fenomeno delle liste che si presentano alle elezioni amministrative nei comuni con meno di 1000 abitanti, dove non è previsto un numero minimo di firme per presentare la lista. Liste formate  da candidati, sindaci e consiglieri comunali, completamente slegati dal territorio. 

Secondo UNCEM proprio l’introduzione  del numero minimo di firme  costituirebbe un deterrente  a questo fenomeno antidemocratico e irrispettoso nei confronti della  cittadinanza di questi comuni. 

“Si tratta di candidati – dice UNCEM – che lo fanno per  tornaconti personali come quello di ottenere permessi per  impegni amministrativi. Questa è una questione di democrazia che il Ministero dell’Interno deve affrontare.  Anche i prefetti stiano con noi nel chiedere la  salvaguardia di questi comuni".

L’inchiesta di Striscia, con il pugliese Pinuccio, ha confermato quanto afferma UNCEM. Pinuccio scoprì candidati pugliesi in Veneto, spesso inconsapevoli della propria candidatura, la quale era stata autenticata da un consigliere  comunale della stessa lista eletto in un comune della provincia di Rieti. In un altro caso si trattava di un sindacalista della polizia penitenziaria che si candidava per ottenere  un permesso elettorale.

Il danno alla democrazia è presto detto. Questi candidati farlocchi  spesso si dimettono subito dopo essere stati eletti, con i comuni che si ritrovano senza minoranza, e con il rischio di non avere il numero legale per  importanti decisioni.

E nel Biellese alle elezioni amministrative 2024?  In alcuni comuni al voto  si presenta la lista Bene Comune, con candidati sindaci membri dell’esercito, e non residenti in questi comuni.

Premesso che per i militari candidati alle elezioni è prevista una licenza straordinaria, abbiamo anche noi le nostre liste farlocche?

Alessandro Bozzonetti

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