Riceviamo e pubblichiamo:
"Come appreso dai media A2A Ambiente S.p.A. ha integrato il progetto del termovalorizzatore presentato a dicembre 2022 con delle varianti sostanziali. “I quindici giorni concessi per analizzare la documentazione sono ridicoli” dicono da AVS “non si tratta di mere integrazioni ma di modifiche sostanziali”.
Alleanza Verdi Sinistra si oppone chiedendo che ci siano almeno 45 giorni di tempo per produrre più circostanziate osservazioni, ritenendo che quello proposto da A2A continui ad essere un progetto inutile, che decreterebbe tra i vari aspetti, anche la fine della riqualificazione del basso biellese.
L’obiettivo del termovalorizzatore consiste nel bruciare i rifiuti speciali non pericolosi. Si tratta di quei rifiuti prevalentemente industriali che, guarda un po', in provincia .di Biella vengono prodotti sempre di meno. Vorrebbe dire non rispettare il principio di prossimità, ovvero quel principio secondo cui il rifiuto va trattato vicino a dove viene prodotto. Il tutto si tradurrebbe nel mettere a rischio salute, agricoltura, turismo per bruciare nel basso biellese i rifiuti provenienti da ovunque. E che, ohibò, produrranno ceneri pericolose che, a loro volta, andranno messe ‘da qualche parte’.
“Il basso biellese ha già dato con tutte le discariche che ha collezionato negli ultimi decenni” dicono da AVS “è ora che venga valorizzato per il suo paesaggio, le aree naturalistiche e le peculiarità enogastronomiche”
A2A vuole decretare la fine di un territorio destinandolo ad Hub del rifiuto.
Non è un problema che si limita alla zona limitrofa a Cavaglià, la tematica dei venti anabatici e catabatici, che coinvolgono il biellese pedemontano, studio che è assente nel documento di A2A, porterebbero le emissioni dell’inceneritore fino a a Biella.
AVS chiede che i candidati sindaci di Biella si esprimano con chiarezza su questa questione dirimente del nostro territorio".