Vi apprestate a celebrare il primo grande congresso nazionale della storia di Forza Italia?
Oggi è il primo congresso che Forza Italia celebra in assenza del suo fondatore e ispiratore, Silvio Berlusconi. Ma se tutti noi oggi siamo qui lo dobbiamo solo all’uomo che trent’anni fa ebbe l’intuizione di unire i moderati italiani in un partito che fosse il fulcro della coalizione di centro-destra. A lui dobbiamo la democrazia dell’alternanza, a Silvio Berlusconi dobbiamo la formazione di una classe dirigente che si è formata sulle sue idee di libertà e ha iniziato a governare in ogni angolo del Paese.
È questa la storia che ci consente di essere qui oggi con 110 mila tesserati, 854 delegati e dopo 120 congressi provinciali celebrati. Lo siamo stati per trent’anni ma oggi abbiamo l’orgoglio di poter dire che siamo, Forza Italia è l’unico partito che può dichiarare di rappresentare, sui territori, in Italia e in Europa: i liberali, i popolari, i democratici. Senza di noi non esisterebbe il centro-destra.
Finirà con una acclamazione per Antonio Tajani?
L’importante non è l’acclamazione ma la convinzione, presente nella stragrande maggioranza dei delegati e quindi degli elettori di Forza Italia, che Antonio Tajani rappresenti la naturale figura capace di portare avanti gli ideali del nostro partito, espressi insieme a Silvio Berlusconi sin dalla sua fondazione.
Tajani oggi è una delle figure più autorevoli che l’Italia possa vantare con orgoglio sul panorama politico mondiale. È stato tra i fondatori di Forza Italia, europarlamentare, commissario europeo e presidente del Parlamento Europeo, ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio. Basterebbe questo per dichiarare chiusa la partita.
Il nuovo coordinamento provinciale di Forza Italia ha già iniziato a lavorare?
Sono impegnato in Forza Italia da oltre 20 anni, prima nel giovanile e poi come assessore provinciale. Ora mi occuperò ancor più nel partito e potrò contare non solo sul sostegno di tutti i membri del direttivo ma sull’esperienza di Alberto Fenoglio e Lorenzo Leardi, che questo ruolo lo hanno già ricoperto. Posso contare, come tutti gli altri coordinatori provinciali del Piemonte, sul sostegno del presidente Cirio, su tutti i nostri parlamentari, a cominciare dal deputato Roberto Pella, e dal ministro Gilberto Pichetto Fratin.
Tra non molto si voterà anche a Biella e in molti comuni del Biellese. Come si comporterà Forza Italia?
Forza Italia rappresenta il più antico e autorevole partito politico italiano. Gli italiani sanno di poter contare su di noi a Biella come a Torino, a Roma come a Bruxelles, dove a giugno, alle prossime elezioni contiamo di avere una maggiore rappresentanza capace di amministrare il nostro territorio in modo competente.
Chi a Biella o nel biellese vota Forza Italia sa che ad ogni livello può contare sulla presenza delle donne e degli uomini del nostro partito, capaci di portare le istanze dalla nostra città alla regione Piemonte, così come al Governo italiano e a quello europeo.
C’è chi dice che per la prima volta a Biella potremmo avere un sindaco donna. Sarà così?
Forza Italia non vuole discutere sui nomi e sui generi ma sui programmi e sulle capacità. L’importante è che sia una persona competente, che conosca il territorio e sia in grado di utilizzare l’enorme potenzialità di una città che grazie al tessile è conosciuta come la sede di uno dei più antichi distretti industriali del mondo.
Un settore che, grazie alla qualità e al genio dei suoi industriali, non solo ha resistito all’attacco delle grandi economie di massa, mantenendo a livelli unici qualità ed eleganza, ma ha saputo ripensarsi facendo della propria industria un riferimento per la sostenibilità della filiera tessile. Dimostrando così di saper traghettare l’impresa del passato nella tecnologia del futuro. Il sindaco di Biella dovrà dimostrare queste capacità. Noi di Forza Italia faremo la nostra parte.
Favorevole alla costruzione delle grandi opere, dall’autostrada al centro commerciale Le Vette sino al raddoppio Trossi?
Il blocco delle grandi opere negli ultimi decenni ha isolato ulteriormente isolato il Biellese, facendogli perdere competitività rispetto ai territori vicini. La realizzazione delle grandi opere ci consente di collegarci alle grandi direttrici europee che intersecano il nostro territorio, oltre a portare occupazione.
Per quanto concerne i nuovi insediamenti commerciali e industriali, Forza Italia li accoglie con favore nello spirito del libero mercato e della concorrenza. Invece, per il raddoppio della Trossi, la valutazione riguarda il rapporto costi-benefici.