Michelangelo Pistoletto un artista internazionale che è ormai diventato un’icona per Biella e il territorio, una bandiera di cui essere orgogliosi e che contribuisce a dare notorietà e prestigio al nostro territorio. Capace di trasformare un pezzo di archeologia industriale in un luogo fisico, in una comunità che risponde al nome di Cittadellarte che dal 1998 è diventata un punto di riferimento per il mondo dell’arte.
Incontriamo il Maestro proprio li, Ci accoglie in quella che è diventata la sua creatura, cresciuta nel tempo, per una lezione di vita più che di cultura
Maestro cos’è l’arte per Lei?
L’arte per me è la capacità umana di creare. L’arte è un’effervescenza continua del pensiero umano e con l’arte produciamo tutto quello che trova posto nella nostra società.
Lei ha valorizzato l’Arte Povera ma perché si chiama così visto che è invece ricca di emozioni e di sensazioni,
L’arte povera è tale non nel senso di mancanza, ma di essenzialità. Questa arte esclude il superfluo e quindi arriva all’essenziale, un essenziale fenomenologico funzionale a ogni incontro della realtà sociale
Steve Jobs nelle sue analisi ha sempre detto che puoi disporre della tecnologia più potente ma poi è l’uomo che fa la differenza, lo specchio può essere una metafora simile ?
Lo specchio che io ho usato dà l’immagine dell’universo, di tutto ciò che esiste attraverso il tempo e lo spazio che trovo davanti a me. Ma lo specchio non ha memoria, quindi, ho aggiunto un’immagine fissata, memoria che sarà presente per sempre. Oggi vi è un nuovo modo di valutare questo: il quadro specchiante, lo riprendo con la memoria che si trova dentro all’intelligenza artificiale. L’AI è il nuovo specchio tecnologico dell’esistenza.
Quali erano i suoi sogni da bambino, era l’arte la strada prescelta oppure aveva altre aspirazioni ?
Da bambino non avevo ancora scelto, però avevo l’arte in casa, mio padre era un pittore, mia madre voleva imparare la pittura e insieme hanno fatto un’opera d’arte che sono io (sorride). Ho avuto inevitabilmente un’attrazione diretta con le mie radici.
La cultura, l’arte e l’ambiente sono integrati per creare una società più giusta e sostenibile è questa la ricerca perfetta per un futuro utile per l’uomo?
La sostenibilità è una definizione molto potente che è nata a metà del secolo scorso, si tratta di una risposta a quello che stiamo realizzando come crescita quotidiana, ma anche il degrado del pianeta stesso ne fa parte. Abbiamo bisogno di trovare un equilibrio tra natura e artificio e questa è la sostenibilità.
Ha ancora senso studiare l’arte antica, che lezione attuale possono ancora impartirci?
Tutto quello che è avvenuto in passato ci ha portato al presente attuale, noi andiamo nel futuro ricreando ciò che è stato fatto, cercando di correggere gli errori possibili per entrare in una dimensione che sia equilibrata e portatrice di pace e questo è ciò di cui abbiamo un disperato bisogno.
Parliamo di Biella, il nostro territorio sforna personaggi in grado di dare bellezza e notorietà al mondo eppure c’è sempre una patina di negatività come se lo spiega
Il simbolo della creazione è costituito di tre elementi si tratta di tre cerchi, nei due cerchi esterni esistono tutte le relazioni possibili che hanno sia il carattere positivo che quello negativo e questi sono messi in confronto. Nel cerchio centrale positivo e negativo trovano il loro momento di giunzione e creano qualcosa che non era ancora definito, di nuovo. Polo positivo e negativo esistono per farci arrivare a quella terza condizione ed elemento che è quella che porta equilibrio e d armonia. Non abbiamo possibilità di eliminare né il positivo né il negativo, positivo e negativo si devono incontrare nel cerchio e creare l’armonia e l’equilibrio. E questo vale anche per Biella.
Che consiglio si sente di dare alla sua terra?
La terra biellese è destinata a diventare il centro del mondo
Cosa vede negli artisti giovani che frequentano città dell'arte? Sono diversi rispetto alle generazioni precedenti?
Gli artisti sono sempre stati vita dinamica, ieri come oggi, in passato si trovavano davanti a problemi diversi da quelli attuali, oggi gli artisti devono sviluppare una propria intelligenza a creare una propria capacità di creare individuale ma non solo personale e collettiva si devono creare più creazioni per fare una creazione nuova congiunta e collettiva
Come si identifica Biella?
Biella e stata definita Città creativa con il simbolo della creazione biella deve diventare un centro di trasformazione sociale a distesa universale.
Qual è la strada per il Terzo Paradiso?
Guardare bene tutto ciò che abbiamo realizzato, passare al setaccio il passato e scegliere le parti migliori e su questo fondare il futuro.