Un momento di profonda spiritualità ha avuto luogo ieri pomeriggio al Santuario di Oropa. Nella Basilica Antica, di fronte ai fedeli, si è svolto il tradizionale rito di pulizia della Sacra Effigie.
Per l'occasione, la statua della Madonna è stata portata all’esterno del sacello per consentirne la pulizia con un panno di lino. La cerimonia è un gesto carico di affetto e di tradizione: una vera e propria “carezza” alla Madonna. Durante il rito, si attesta che sui volti della Madonna e di Gesù non si posa mai la polvere. Questo fenomeno, a cui nessuno riesce a dare una spiegazione, viene constatato ogni anno e richiama a Oropa, anno dopo anno, sempre più fedeli.
“La polvere è quella sporcizia, piccola piccola, che non dà nell’occhio, ma che giorno dopo giorno si deposita senza che uno se ne accorga – ha sottolineato sui canali social del Santuario il rettore don Michele Berchi - Quell’impercettibile velo di distanza che quotidianamente si mette in mezzo, fra noi e Te o Maria, fra noi e Tuo Figlio Gesù. Non ci facciamo caso, ma senza accorgercene la vista è disturbata da una velata distanza e in quello spazio si consumano in nostri giorni. Per questo il gesto che facciamo è soprattutto una domanda e una preghiera, una supplica: noi togliamo la polvere dalla tua statua, tu toglila dalla nostra vita. Ti preghiamo perché il tuo volto, e quello di Tuo Figlio Gesù, senza traccia della polvere di questo mondo, ci guidino in questi tempi così martoriati da guerre vicine: in Ucraina da più di venti mesi e nella tua terra santa. In mezzo a tanto odio e sofferenza, tra tanto dolore e disperazione, mostraci il tuo volto”.