ATTUALITÀ - 05 ottobre 2023, 06:50

Ciclisti in Super? Non va bene. Diamo vita ad una ciclabile Biella-Cossato: ecco i vantaggi

Sarebbe anche un ottimo strumento di marketing territoriale, come confermato dal sindaco Moggio: ecco le opinioni di Canuto, Zola, Maffeo, Cassani.

Ciclisti in Super? Non va bene. Diamo vita ad una ciclabile Biella-Cossato: ecco i vantaggi (foto di repertorio)

Hanno suscitato clamore e un fiume di critiche i casi sempre più frequenti di ciclisti beccati a pedalare lungo la Superstrada. C'è chi li ha condannati senza appelli; altri, invece, hanno posto l'accento sull'assenza di strade e reti ciclabili su tutto il territorio.

Da qui, la proposta reale del nostro giornale: perchè non realizzare e dare vita ad una ciclabile che colleghi la città di Biella con l'abitato di Cossato? Perchè associazioni e istituzioni non si riuniscono intorno ad un tavolo per parlare e (perchè no?) puntare sulla mobilità sostenibile, come avviene da molto tempo in molte realtà d'Italia e del mondo?

“Purtroppo il Biellese non è una provincia per bici – ammette amareggiato il geometra Edgardo Canuto, nonché appassionato ciclista su strada – Sta diventando una consuetudine investire nella mobilità ciclabile. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti: basterebbe guardare e imparare ciò che si è fatto nella vicina Lombardia, in Liguria, nelle Langhe, in Trentino Alto Adige. Le piste ciclabili presentano enormi vantaggi: maggior benessere fisico e meno inquinamento, oltre ad una maggior sicurezza per gli utenti delle due ruote. Ma questo tema avrebbe importanti sbocchi nell'economia e nel settore terziario, specialmente con il mondo dell'e-bike. Se davvero si vuole intraprendere questa strada, occorre però fare rete con tutte le realtà del nostro territorio. Agire insieme per un obiettivo comune. Ecco una ciclabile Biella-Cossato sarebbe un primo passo ma ci sia la logica nel tradurla in realtà. Prendiamo spunto dagli altri e adattiamo queste conoscenze alle particolarità del Biellese”.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Maurizio Maffeo, esperto di cicloturismo: “Ci può stare come idea, tutte le iniziative a favore del ciclismo su strada sono meritorie; inoltre, questo progetto darebbe valore al nostro territorio. È solo auspicabile una cabina di regia che coinvolga il maggior numero di soggetti. Basta individualismi”. 

Un commento arriva anche da Gianni Zola, ex professionista di ciclismo su strada, con qualche dato in mano: “Come riportato dall'Ecosistema Urbano, redatto da Legambiente, Biella è 42° in Italia per piste ciclabili e 92° per numero di mezzi presenti su 107 province. Sono numeri che fanno riflettere e che confermano che qui da noi nulla si è fatto a livello di ciclabilità. Forse, è giunto il tempo che il Biellese punti con decisione sulla mobilità sostenibile, anche per garantire la piena sicurezza di chi percorre in bici le nostre strade”.

Per il campione Davide Cassani l'idea sarebbe più che positiva “a patto che sia ben realizzata. Purtroppo, siamo distanti dalla media europea e i paesi nordici hanno numeri superiori rispetto ai nostri. In Italia non ce ne sono molte, per questo sarebbe un vantaggio per tutti averne di nuove. Il messaggio ai naviganti è semplice: più investimenti a favore delle piste ciclabili”.

Ma non mancano gli esempi virtuosi, come avviene nel comune di Cossato che strizza l'occhio verso le piste ciclabili: “Stiamo perimetrando e mappando tutti i sentieri che circondano il nostro territorio per posare la dovuta cartellonistica e favorire il loro utilizzo – spiega il sindaco Enrico Moggio - Siamo in cerca di finanziamenti non solo per questo genere di iniziative ma anche per altre: c'è l'idea, infatti, di collegare Cossato a percorsi ciclabili già esistenti, come quello che da Gattinara porta a Vercelli. Un progetto che potrebbe rilanciare il Biellese e attrarre turisti suscitando interesse e facendo rete attraverso lo sport e con i paesi limitrofi”.

In cantiere c'è un'altra pista ciclabile che circondi l'intera Baraggia. “I contatti e i dialoghi con i paesi di Candelo, Massazza, Benna, Villanova Biellese e Mottalciata sono frequenti – sottolinea Moggio – e sarebbe un ottimo indotto a livello turistico, Notiamo, infatti, che c’è sempre più interesse verso questo tipo di offerta: l’evento di domenica scorsa a Castellengo è stato un grandissimo successo come altri che hanno visto la Baraggia assoluta protagonista”.

Ora la palla passa alle istituzioni ma l'invito è di osare un po' di più e credere su un settore che concretamente sta mostrando tutti i suoi benefici in molte aree del mondo.

g. c.