Ieri sera, 1 settembre, è mancato all’affetto della sua famiglia e dei suoi figli Piergiorgio Vigna, meccanico biellese molto conosciuto in città. Una vita dedicato ai motori, dalla Formula Uno, all’esperienza con Osella. Sempre presente in tutte le grandi competizioni di automobilismo che hanno ottenuto grandi risultati. Non mancava mai a nessuna manifestazione, il suo parco assistenza era sempre pronto ad intervenire e a risolvere i guasti ma soprattutto a prevenirli. Appassionato di Rally, di auto storiche, passione e lavoro che ha condiviso e trasmesso ai figli Andrea e Luca. E con il figlio Andrea gestivano da anni la loro officina in viale Macalle’ a Biella. Le prime esperienze di lavoro iniziano nella autofficina di Nazareno Fren, in via Bona a Biella, specializzata in preparazioni ed elaborazioni di motori. Per tutti il nome della sua officina era “Il Giorgio”.
Nel suo bagaglio aveva un percorso di studi classici e conosceva molto bene il latino. Un meccanico con una personalità unica e indimenticabile, tutti lo conoscevano e lui conosceva tutti. Il 30 agosto ha raggiunto il traguardo dei suoi 74 anni, dopo un anno di salite e discese in cui nei suoi occhi e nelle sue parole si poteva sentire la ancora tanta voglia di vivere e allo stesso tempo il desiderio di raggiungere in fretta la Donna dei suoi sogni, la sua “ Contessa” , così la chiamava. Eh si, perché per chi lo ha conosciuto non sarà facile dimenticarlo. Dietro ad un apparente carattere un po’ burbero c’era un cuore grande come il mondo. Uomo pratico, concreto, sapeva esserci al momento giusto! Con grande stima per la sua persona, il suo lavoro, con amicizia sincera voglio ricordarlo così e stringermi in un forte abbraccio al dolore dei suoi cari: “Solo l’altro giorno, il 30 agosto, era il giorno del tuo compleanno e adesso come faremo senza le tue battute e senza la tua espressione da duro?!". Ci sono voci e persone di cui non perderemo mai memoria, amici e persone care che quando ci lasciano è come se ci mettessero in attesa del loro ritorno. Nel silenzio della notte fissi le loro sedie, ora vuote, ma sai che loro le occuperanno per sempre. Quando conobbi Pier Giorgio, “Giorgio”, ero una giovane ragazza neopatentata. La patente e l’automobile rappresentavano per me, indipendenza e “libertà”.
Dal motorino alle quattro ruote, e sentirsi padroni del mondo. Ricordo ancora la sua espressione compiaciuta nel vedermi parcheggiare l’auto con sole due manovre nell’ officina, che allora era a Ponderano. Sei stato il primo dottore della mia prima automobile e il meccanico di fiducia di tutta la mia famiglia. Ti ricorderò quando mi venivi incontro vestito con il tuo grembiule blu e la penna nel taschino. Ti ricorderò nei tuoi lunghi silenzi prima di dare una risposta sul perché di un guasto. Ricorderò la tua espressione imbronciata, arrabbiata, spesso non sul serio, le tue imprecazioni sul mondo e il veloce passaggio al sorriso. A volte sul volto il disegno di una espressione burbera, indaffarata. Io Giorgio, te lo avevo detto. La prima volta volevo quasi scappare ! Ma poi in un attimo, ti trasformavi e in realtà eri sempre disponibile. Riuscivi a capire quale fosse il problema mentre sentivo la macchina arrivare in cerca del tuo aiuto. Brontolone, capace nel tuo lavoro, Sembravi inavvicinabile e a volte ma in un attimo, riuscivi ad importi con la tua conoscenza mettendo a tacere le nostre preoccupazioni. Sapevi dove mettere le mani, come operare tutti quei guasti e quei capricci di quelle automobili di cui conoscevi tutti i segreti. Tu c’eri, c’eri sempre anche se protestavi. Tu c’eri, eri l’amico che tutti vorrebbero avere. Eri l’Amico che non ti lascerebbe mai a piedi e in mezzo alla strada. Sei stato e sarai sempre il nostro meccanico e la tua personalità resterà sempre unica. Dopo un respiro profondo si entrava in officina per cercarti ed esporti il problema. Tu potevi uscire da ogni angolo o spuntare improvvisamente con i tuoi ricci neri dal cofano di un auto a cui stavi lavorando. L’officina era la tua casa ma la famiglia è sempre stata il bene più caro per te. Tu sei un pezzo di vita di tanti biellesi e non solo, di clienti, amici, colleghi. Ricordo il tuo sguardo che negli anni un pochino si era addolcito e di quanto amore e orgoglio ci fosse nei tuoi occhi, quando sei diventato nonno. Sei stato un punto di riferimento per tanti e sei riuscito a trasferire la tua conoscenza ai tuoi figli. Per combattere la tristezza, penso alle tue parole, all’amore grande che provavi per tua moglie, al desiderio di raggiungerla ed essere di nuovo insieme, lontani da un mondo strano e spesso ingiusto, capriccioso e complesso. Eri tu! E se avessi fatto o detto qualcosa di diverso non saresti stato “il Giorgio”. Nel 2016 sono venuta a cercarti per coinvolgerti in una mattana! Pensavo mi avresti fatta volare fuori dalla porta, invece accettasti con gioia l’invito di partecipazione al casting per girare alcune scene della fiction “Luisa Spagnoli”. La produzione voleva solo le automobili d’epoca degli anni ‘20 ma non possono essere guidate da chiunque, e così nella scena del film, sul set, ci finisti anche tu. L’aiuto regista dovette venire a cercarti diverse volte.
I tempi di attesa tra una scena e l’altra erano lunghi e tu ti annoiavi a non fare nulla e per non perdere tempo prendevi le distanze dal set e rispondevi alle telefonate dei tuoi clienti che ti cercavano perché la loro macchina si era rifiutata di partire. Il regista ti chiamava e tu gli dicevi “ Un attimo, sto lavorando! Calma!” E poi, per festeggiare, soddisfatto della esperienza, nei giorni successivi alla riprese, mi hai portata su e giù, a bordo della rossa e rumorosa Fiat 501,davanti alla tua officina. Il rumore del motore era assordante e per parlare e sentirci dovevamo urlare a squarciagola. Incollato a quel volante, hai sorriso sempre, eri felice di poter condividere un pezzo della tua passione con chi apprezzava la tua conoscenza. Giorgio, a squarciagola ti dico che ci mancherai tanto! Un abbraccio grande a TE, alla Contessa e a tutta la tua famiglia! Il rosario sarà lunedì alle 18.30 nella chiesa di Gaglianico. Sempre qui il funerale nella chiesa parrocchiale alle 10 di martedì.