Domenica, 3 settembre, alle 16:00, presso il Museo delle Migrazioni di Pettinengo, Luca Ciurleo, in qualità di antropologo e sommelier del caffè, spiegherà ai presenti una serie di aneddoti relativi alla nera bevanda, approfondendo soprattutto le estrazioni alternative a moka ed espresso. Un pomeriggio dedicato alla scoperta del caffè, per far capire che “un caffè non è solo un caffè”. Dietro ad una tazzina della nera bevanda, la più consumata nel mondo, seconda solo all’acqua, ci sono una serie di piccoli segreti e particolarità troppo spesso misconosciute al grande pubblico. In Italia, infatti, nonostante una grande supponenza nazionale di essere tra i popoli più esperti di caffè, vige una grande ignoranza, sintomo evidente di una mancata cultura di questa matrice alimentare.
«Durante l’incontro proveremo diversi tipi di caffè - spiega Ciurleo - grazie alla collaborazione con Nova Coop, e noteremo diversità e differenze tra un’Arabica Nicaragua estratto in v60 ed un “blend arabica” e “robusta India” fatto con l’ibrik, la tipica caffettiera turca, oppure la stessa miscela estratta in Chemex, French press o Aeropress».
Il caffè, originario dell’Etiopia, è un prodotto che è migrato in tutto il mondo: dalle originarie zone di coltivazione che vanno dall’Asia, all’Africa, all’America latina, sino al suo consumo, con i 12 kg pro capite consumati annualmente dagli abitanti dei paesi scandinavi (contro i 5 kg pro capite degli italiani), in un viaggio che coinvolge moltissime persone, tra agricoltori, esportatori, torrefattori, venditori e baristi.
L’incontro di domenica dal titolo “Il valore aggiunto della tradizione”, verterà sulla migrazione di cibi e alimenti, non limitandosi al caffè, ma trattando anche i casi di patate e polenta.
Inserito nella Rete Museale Biellese, il Museo delle Migrazioni è sempre visitabile su prenotazione con guida turistica, anche le domeniche estive, dalle ore 15:00 alle ore 18:30.
Per ulteriori informazioni: 334.345.2685 - Idillio.