Riceviamo e pubblichiamo:
“Ringrazio Antonio Ramella Gal per l'attenzione che mi rivolge, ma attento com'è alla realtà locale, dovrebbe sapere da tempo che non ho bisogno dei inviti per decidere di fare – come dice di se stesso e come mi invita a fare in questi giorni - “un passo indietro”. Sono almeno due anni che, spesso, ripeto che non mi candiderò a sindaco di Biella, nonostante le sollecitazioni che ricevo da più parti. Ciò non significa che scomparirò. Lavorerò per dare a Biella il governo che merita.
Questa Città – la cui decadenza è davanti agli occhi di tutti - ha bisogno di una svolta radicale. Confrontarsi sui “programmi” non basta. Occorre una strategia fatta di idee, visioni, condivisione di fini, di mezzi e di uomini. Ad Antonio Ramella Gal, come a tutto il suo gruppo, dico “proviamoci insieme”. Mi pare, invece, che dietro a questi appelli al confronto di cogliere rancori e pregiudizi “tra” e “verso” qualcuno, gli stessi rancori e pregiudizi personali che stanno accompagnando la difficilissima fase che il cosiddetto “terzo polo” sta vivendo a livello nazionale.
Il dialogo programmatico con tutti, nelle sede istituzionali e non, è una cosa; la costruzione di un'alleanza politica per presentarsi e vincere le elezioni è un'altra. A Biella io penso che innanzi tutto bisogna rafforzare l'area liberaldemocratica e di centro in funzione nettamente e chiaramente alternativa alla destra. Il resto si vedrà e non dipenderà solo da “noi”, perché non basta essere contro la destra per stare insieme”.