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POLITICA | 07 giugno 2023, 06:50

Dal Consiglio regionale del Piemonte, il via libera all'abbruciamento controllato dei residui agricoli vegetali

La riforma sarà naturalmente condivisa con gli enti locali e le direzioni regionali Agricoltura e cibo e Ambiente, energia e territorio

Dal Consiglio regionale del Piemonte, il via libera all'abbruciamento controllato dei residui agricoli vegetali

Dal Consiglio regionale del Piemonte, il via libera all'abbruciamento controllato dei residui agricoli vegetali

Per gli agricoltori e i Comuni piemontesi si allarga e diventa più semplice la possibilità di smaltire i residui vegetali di sfalcio attraverso la pratica dell’abbruciamento controllato. È il risultato dell’ordine del giorno presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni e approvato oggi dal Consiglio regionale del Piemonte.

«Con l’approvazione di questo documento – spiega Bongioanni - la Giunta regionale si impegna a estendere rapidamente l’accesso all’abbruciamento controllato anche ai comuni collinari e collinari depressi, e non più soltanto ai comuni montani come accade finora. È una pratica antica e tradizionale radicata nella saggezza dei nostri nonni, operata nel rispetto delle normative europee, ecologica e non dannosa per l’ambiente, che dev’essere considerata ordinaria manutenzione agricola e non macchinosa e complessa attività di smaltimento dei rifiuti».

La normativa vigente prevede che solo nei Comuni montani sia consentito bruciare - in piccoli cumuli e in quantitativi non superiori a tre metri cubi giornalieri per ettaro e in periodi dell’anno determinati e circoscritti - paglia e altri residui agricoli e forestali, sfalci e potature compresi quelli delle aree verdi urbane. L’elenco che suddivide i Comuni piemontesi in montani, di pianura, collina depressa e collina è però vecchissimo. Risale addirittura al 1988, e modificarlo è una procedura estremamente lenta e burocratica, del tutto incompatibile con le mutate esigenze quotidiane e le urgenze di enti locali e aziende agricole.

"Per essere operativi in modo efficace e in tempi brevi - spiega Bongioanni - ho chiesto così di intervenire sulla legge regionale 3/2020, della quale sono l’autore e primo firmatario. Molti Comuni collinari e di pianura vivono quotidianamente problematiche di gestione degli sfalci dei materiali vegetali - a partire dai castagneti - molto simili a quelli dei comuni classificati montani, per i quali sono previste dalla legge regionale deroghe al divieto di abbruciamento. La modifica legislativa amplierà le maglie e permetterà anche nei comuni di collina e di collina depressa la pratica dell’abbruciamento controllato dei residui colturali, consentendo ai Sindaci interessati di autorizzarla con un’apposita ordinanza per un massimo di trenta giorni anche non continuativi per i comuni montani e di quindici giorni per le aree di pianura".

La riforma sarà naturalmente condivisa con gli enti locali e le direzioni regionali Agricoltura e cibo e Ambiente, energia e territorio.

c.s.consiglio regionale piemonte, s.zo.

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