Da più di un mese sono stati indetti tre referendum promossi da “Generazioni future” (società cooperativa di mutuo soccorso ecologico intergenerazionale ad azionariato diffuso che è nata per promuovere la difesa e la valorizzazione dei beni comuni, ndr.) di cui fa parte Ugo Mattei, giurista e Professore universitario e dal “Comitato Ripudia la guerra” dello scrittore e Professore Enzo Pennetta.
Si tratta di due referendum contro la guerra ed uno a proposito della partecipazione della Sanità privata nel Servizio Sanitario Pubblico.
Ecco in dettaglio di cosa si tratta:
Il primo referendum intende abrogare l’art. 1 del decreto legge 2 dicembre 2022, numero 185: va quindi ad abrogare la normativa eccezionale, voluta dal Governo Draghi e prorogata, poi, fino al 31 dicembre c.a., in forza della quale si autorizza la fornitura di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a favore dell’Ucraina, e ciò in pieno contrasto con l’art 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra”.
Il secondo referendum intende abrogare l’art.1, comma 6, lettera a), Legge 9 luglio 1990, numero 185 rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”: quindi vuole abrogare l’esportazione di armi in territori belligeranti, ovvero rendere impossibile ai nostri Governi l’emanazione di dispositivi normativi che autorizzino la fornitura di materiali di armamento ai Paesi in stato di conflitto armato.
Il terzo referendum intende abrogare l’art.1 comma 13, decreto legislativo 502/1992 limitatamente alle parole “e privati e delle strutture private accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale”.Questo terzo quesito si prefigge di garantire e tutelare il servizio pubblico a beneficio della salute collettiva ed individuale di tutti i cittadini. comportando l’esclusione dalla partecipazione, prevista attualmente dalla Legge 502/1992, dei soggetti privati come protagonisti della pianificazione sanitaria, consentendo, in assenza di conflitto di interesse, un più libero investimento di risorse adeguate nelle politiche sanitarie che vanno decise unicamente nel pubblico interesse. Sono già stati allestiti dei banchetti nel Biellese per raccogliere le firme sui tre quesiti ed il prossimo appuntamento sarà a Biella sabato 3 giugno in via Italia, angolo Piazza Santa Marta dalle 10 alle 18.
Per potere firmare è necessario avere con sé un documento di identità. Sul sito www.generazionifuture.org c’è la mappa con tutte le postazioni in Italia. Si può anche firmare andando direttamente nel proprio Comune di residenza, oppure anche on line sulla piattaforma ItAgile.it alla quale si può accedere anche dal sito di generazioni future (www.generazionifuture.org).
E’ fondamentale raccogliere 500.000 firme per ogni quesito per potere avviare la consultazione referendaria in Italia.