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CRONACA | 31 maggio 2023, 10:50

Biella, tenta la truffa del “finto avvocato” ma viene fermato dalla Polizia: in casa aveva 6mila euro e monili

Un 26enne deferito alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di tentata truffa.

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Biella, tenta la truffa del “finto avvocato” ma viene fermato dalla Polizia: in casa aveva 6mila euro e monili

Nell’ambito di un servizio mirato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, gli operatori della Polizia di Stato di Biella hanno sottoposto a controllo un veicolo che destava sospetti per le modalità di guida da parte del conducente. Tramite lo scambio di informazioni con altre Forze di Polizia operanti all’esterno della Provincia di Biella, si ha avuto modo di constatare come il conducente del mezzo, 26 anni di origini campane, fosse conosciuto quale presunto autore di una serie di truffe perpetrate con la tecnica del “finto avvocato”.

Secondo tale modus operandi il malvivente contatta la vittima sull’utenza fissa, reperita sugli elenchi online, chiedendo soldi ovvero oro per la “liberazione” di un familiare coinvolto in un sinistro stradale o in diverse vicende giudiziarie. Vista la situazione si procedeva con accompagnamento del soggetto presso gli Uffici della Questura ove, tramite l’analisi del telefono cellulare in uso allo stesso, si aveva modo di visionare un messaggio in cui era segnalata il nome di una via del centro di Biella.

Tenuto conto delle modalità di realizzazione della truffa, si è proceduto con esame delle utenze fisse attive nell’indirizzo indicato nel messaggio. Da tale attività emergeva l’esistenza di nr. 10 utenze fisse che si aveva cura di contattare fino a riuscire ad individuare il soggetto, 82 anni, che poco prima era stato contattato telefonicamente da un presunto avvocato, il quale aveva riferito all’ottantaduenne della necessità di versare una cospicua somma di denaro per “liberare” la figlia trattenuta presso uffici di Polizia non meglio precisati.

Il presunto avvocato, inoltre, sempre telefonicamente fissava un appuntamento per il ritiro del denaro raccolto. Gli operatori, per avere maggiore contezza dei fatti, si recavano presso l’abitazione dell’anziana vittima e appuravano come lo stesso avesse già preparato i soldi da consegnare al presunto avvocato senza accorgersi di essere stato vittima di un raggiro. Immediati accertamenti consentivano di risalire anche ad un domicilio del ventiseienne fermato e ivi si procedeva a perquisizione locale, attività che sortiva esito positivo consentendo di rinvenire la somma di euro 6000 in contanti e numerosi monili in oro.

La divulgazione delle foto della refurtiva tra le altre Forze di Polizia consentiva di individuare nel territorio di Lecco un’altra vittima di questa truffa, la quale riconosceva alcuni monili in oro oggetto di refurtiva. Il ventiseienne è stato successivamente deferito alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di tentata truffa. Al fine di assicurare la più ampia diffusione così da agevolare il possibile riconoscimento degli oggetti rinvenuti da parte dei legittimi proprietari è stata diffusa una foto della refurtiva rinvenuta nel corso dell’attività.

Redazione g. c.

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