Autonomia differenziata? "No grazie".
Il Comune di Sandigliano è contro il disegno di legge e ne chiede il ritiro. Attraverso una delibera sindaco e giunta si impegnano "a difendere l’autonomia locale e a promuovere e ad aderire ad ogni iniziativa utile a contrastare una riforma sbagliata e pericolosa e per far avanzare proposte alternative, coerenti con i principii costituzionali e con la garanzia di unità nazionale, a partire dal dibattito parlamentare e con nuovi pronunciamenti delle assemblee elettive locali", come si legge nel documento.
La delibera è molto chiara: "E' sbagliato e da contrastare il Disegno di legge sulla autonomia differenziata approvato dal governo, poiché apre grandi varchi per chi intenda consolidare i divari e creare nuove disuguaglianze in un paese già segnato da profonde disparità territoriali, bisognoso invece di ricuciture e coesione".
In particolare la giunta ritiene che la riforma proposta non garantisca il rispetto dei principii di cui all’articolo 119 della Costituzione, "Poiché deresponsabilizzerebbe le regioni avvantaggiando alcuni territori, quelli più ricchi, che avrebbero in più ingenti risorse fiscali proprie, sottratte agli introiti dello Stato, da usare per integrare il finanziamento standard delle funzioni aggiuntive, per coprire inefficienze o garantire nuove prestazioni senza affidarsi allo sforzo fiscale. Non solo: i diritti civili e sociali fondamentali, per soddisfare i quali ancora devono essere fissati livelli essenziali delle prestazioni, non sarebbero garantiti nel tempo per la voluta indeterminatezza della riforma".
Per sindaco e giunta il Disegno di legge varato dal Governo "Espropria il Parlamento delle sue prerogative, e rafforza il neocentralismo regionale contro l’autonomia locale assegnando ai presidenti delle Regioni un potere pressoché illimitato".