BuonGiro. Una sorta di gioco di parole tra buongiorno e Giro d'Italia. Si chiama così questa rubrica dove vi racconterò per tre settimane la corsa Rosa arrivata all'edizione numero 106 che parte domani, sabato 6 maggio dall'Abruzzo con la Fossacesia Marina - Ortona, cronometro di 19.6 km e si conclude nella Capitale a Roma per la quinta volta nella sua storia dopo quelle del 1911, 1950, 2009 e 2018 e nella quale verrà consegnato al vincitore il Trofeo Senza Fine.
Senza fine è la passione e l'amore per il Giro. Per grandi e piccini. Per il passaggio sotto casa, l'atmosfera del paese di provincia che viene addobbato di tutto punto, delle scritte sulla carreggiata, il vicino d'attesa che annuncia: "mancano due km e arrivano, sono vicini", le borracce da raccogliere a bordo strada. Poi è arrivato il momento. Un momento. Sfreccia chi è in fuga, poi arriva il gruppo, gli attardati e rimangono solo un puntino da seguire nuovamente a casa incollati alla tv.
Poi le salite, le enormi fatiche, l'incitamento senza freni, l'acqua nella testa per aiutare nel proprio piccolo quei veri e propri fenomeni in bicicletta.
L'Italia verrà attraversata in lungo e in largo, quasi tutta, solo uno sconfinamento nella Borgofranco D'ivrea-Crans Montana, fine della seconda settimana, venerdì 19 maggio. Tappone alpino con al suo interno la Cima Coppi. Il punto più alto, per altitudine, raggiunto dai ciclisti durante il Giro, istituita nel 1965 in omaggio, cinque anni dopo la morte, dell'indimenticato Fausto.
I dualismi. Coppi e Bartali, il Giusto tra le Nazioni. Una sfida che ci aspettiamo da vedere tra il veterano Primoz Roglic e il giovane fenomeno 23enne Remco Evenepoel. Entrambi vincitori di una Vuelta di Spagna, mai trionfatori al Giro e al Tour, per motivi diversi, tra la sfortuna e la gioventù. Sarà anche il primo senza Vincenzo Nibali. Quanto ci mancherà non vederlo in gruppo.
Questi 21 giorni di corsa ve li racconterò tutte le mattine tramite un commento della tappa del pomeriggio precedente con l'ausilio dell'analisi tecnica di Marco Rebagliati, in passato campione di pattinaggio velocità, dove è arrivato a vincere 2 titoli Mondiali, 4 Europei e 4 Italiani.
Passato al ciclismo, nella mountain bike ha corso per 6 anni come professionista nel team Wilier 7C Force (squadra Factory della Wilier Triestina) e qui ha vinto diverse gare a livello nazionale, 2 tappe alla TransAlp e ha partecipato alla Cape Epic nel 2022 e al Campionato del Mondo nel 2021. Si occuperà di analizzare la tappa del giorno tramite il percorso, l'altimetria e le insidie per i corridori.
Ci sarà spazio anche per un breve excursus nel pomeriggio post corsa dell'andamento dei corridori italiani del territorio di appartenenza dei giornali che fanno parte del gruppo editoriale Morenews.
Sarà una bella avventura nella storica passione legata con un filo a quella del nostro Bel Paese. Una corsa che ha attraversato le epoche, contribuendo sempre a fare la storia. Attraversando un'Italia ricca di bellezza geografica e storica, in tre settimane infatti si possono ammirare le bellezze dei paesaggi e le varie e uniche differenze regionali.
"Ma che fortuna, c'è il Giro d'Italia che passa domani sotto casa mia. Potrò vederlo dalla mia finestra abbracciato con te". Così cantava la band veneta Pitura Freska.
Manca poco. Siamo pronti ad alzarci in piedi sui pedali, pronti con la penna (vabbè, i tasti del pc) a dirvi tutto. Proprio tutto. Non vediamo l'ora. BuonGiro.