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ATTUALITÀ | 01 febbraio 2023, 10:00

Cambiamenti climatici, a Viverone lago più basso di 1 metro

Sindaco Renzo Carisio: “Le cause: assenza di precipitazioni ed il caldo anomalo della scorsa estate”.

Cambiamenti climatici, a Viverone lago più basso di 1 metro - Foto archivio newsbiella.it

Cambiamenti climatici, a Viverone lago più basso di 1 metro - Foto archivio newsbiella.it

I cambiamenti climatici stanno producendo effetti anche su diversi laghi del Nord Italia, tra i quali il Lago di Viverone, dove l’effetto visivamente più rilevante è l’abbassamento del livello dell’acqua di circa un metro rispetto al valore tradizionale.

Questa situazione – dichiara il Sindaco di Viverone Renzo Carisio – è causata dalla ormai cronica assenza di precipitazioni che sta colpendo il comparto laghi, a cui si è unito il caldo anomalo della scorsa estate che ha provocato una forte evaporazione dell’acqua”.

Situazione che, a Viverone, sta causando difficoltà di utilizzo dei pontili pubblici e privati, il rischio di inagibilità dei due porti costruiti dalla Regione, difficoltà all’alaggio dei natanti sia a motore che a vela, aumento della proliferazione delle alghe, cattiva immagine delle zone scoperte da acqua con presenza di pietrame ed alghe spiaggiate, difficoltà di usufruire di bagni in acqua stante la presenza di pietrame.

“Questa situazione – aggiunge Carisio - sta complicando le attività legate al turismo. Di fronte al protrarsi della siccità anche in questi mesi invernali che non presagisce nulla di buono, il Comune sta sondando le possibilità di portare nel lago acqua dedicata alla irrigazione da diverse provenienze, questo perlomeno nei mesi invernali nei quali l’utilizzo di questa acqua non è dedicato all’agricoltura. Si tratta di interventi piuttosto complessi, sia sotto il profilo tecnico che economico”.

Un altro problema riguarda la pescicoltura del coregone. “L’anomalo riscaldamento delle acque a dicembre e gennaio – spiega il Sindaco - ostacola pesantemente la fregola del coregone, ossia lo stato di eccitazione dei pesci che si dovrebbe concludere con l’accoppiamento. La temperatura del lago è di 9 gradi quando quella ottimale per la fregola dovrebbe essere di 2 gradi. Il freddo dell’acqua, propedeutico all’attività di fecondazione, quindi non c’è, le femmine feconde sono quasi nulle ed i maschi pochi. Nella notte del 24 gennaio sono state poste 200 metri di reti con il risultato della cattura di due coregoni. La stessa problematica si rileva anche nelle acque del lago Maggiore dove la pratica della pescicoltura è simile alla nostra”.

Alessandro Bozzonetti

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