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CULTURA E SPETTACOLI | 28 gennaio 2023, 07:30

Mostra "Rinascimento Privato" fondazione Accorsi, prorogata fino al 26 febbraio

Due dipinti della collezione di Palazzo La Marmora esposti a Torino alla Fondazione Accorsi Ometto

Mostra "Rinascimento Privato" fondazione Accorsi, prorogata fino al 26 febbraio

Mostra "Rinascimento Privato" fondazione Accorsi, prorogata fino al 26 febbraio

Due dipinti della collezione di Palazzo La Marmora sono attualmente esposti alla Fondazione Accorsi di Torino nella mostra "Rinascimento privato. Da Spanzotti a Defendente Ferrari nelle collezioni piemontesi", a cura di Serena D’Italia, Luca Mana e Vittorio Natale. Si tratta di queste due opere: Giovanni Canavesio, Santo Vescovo (Sant’Agostino?), 1500 circa, pittura e oro su tavola, e Raffaele Giovenone, Sant’Elena,1580-1590, pittura su tavola. Visto il grande successo di pubblico (oltre 20.000 visitatori dall’apertura) la mostra sarà prorogata fino al 26 febbraio 2023.

Il titolo della mostra – citazione da Rinascimento privato, titolo del sontuoso romanzo di Maria Bellonci, Premio Strega 1986, sintetizza bene l’obiettivo dell’esposizione: raccontare l’evoluzione della pittura piemontese tra la metà del Quattrocento e la metà del Cinquecento, con una trentina di opere provenienti esclusivamente da collezioni private, alcune delle quali storiche. E’ con particolare convinzione che Francesco Alberti La Marmora ha accolto la richiesta di prestito della Fondazione Accorsi delle due tavole “… perché la mostra “Rinascimento Privato” porta l’attenzione su un periodo della pittura piemontese poco conosciuto: nel 2019 abbiamo dato un contributo importante alla realizzazione della mostra “Il Rinascimento a Biella. Sebastiano Ferrero e i suoi figli” ed è per questo che ritengo non solo opportuno, ma doveroso contribuire all’approfondimento degli studi su questo periodo.” Giovanni Martino Spanzotti, Giovanni Canavesio, Gandolfino da Roreto, Gerolamo Giovenone, Bernardino Lanino e Defendente Ferrari sono solo alcuni dei protagonisti della mostra che la Fondazione Accorsi-Ometto propone all’interno delle sue sale.

La mostra, suddivisa in sei sezioni (I precursori, I committenti, I grandi polittici tra scomposizione e ricostruzione, Arredare decorando, Immaginare la santità e Defendente Ferrari e la pittura rinascimentale in Piemonte tra tradizione e innovazione), intende, così, indagare i vari aspetti della storia artistica rinascimentale piemontese, quali la produzione figurativa, i rapporti tra botteghe e la fortuna collezionistica, partendo dagli esordi, riconducibili alla metà del Quattrocento, e approfondendone dinamiche e linguaggi.

c.s.Palazzo La Marmora e Centro Studi Generazioni&Luoghi, s.zo.

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