Trovo abbastanza sentito il divario digitale sul nostro territorio. Nonostante l'impegno di realtà locali che hanno svolto un lavoro encomiabile per portare Internet in zone non coperte dal servizio ADSL, alcune aree risultano non servibili o servibili con prestazioni assai limitate.
In queste aree anche la rete cellulare arriva a gran fatica e, conseguentemente, servizi fruibili solo online risultano inutilizzabili.
Non è solo questo l'aspetto bloccante, anche la difficoltà di utilizzo di molti servizi è fortemente penalizzante per persone che non hanno molta dimestichezza con la tecnologia.
Ricordo con nostalgia quando impiegai mesi per far capire a mia madre che per accettare una chiamata in arrivo sul cellulare doveva premere il pulsante verde e che se premeva il pulsante rosso la chiamata sarebbe stata rifiutata... avevo usato un paragone col semaforo: verde uguale avanti, rosso uguale a ferma... Ed era solo un cellulare con pochi pulsanti che pochi ricorderanno.
Adesso la vita si svolge attorno agli smartphone, i quali, nonostante una ampia diffusione, vengono sfruttati, dalla maggior parte delle persone, al minimo delle funzionalità.
Se poi lo stesso smartphone deve essere usato per: inquadrare un QRcode, avvicinarlo alla CIE per leggerla via NFC, per poter accedere al portale dell'INPS per poter verificare la propria situazione, mi chiedo quanti, di una certa età siano in grado di farlo.
La mia è una voce fuori dal coro ma in più occasioni mi trovo a dover aiutare persone nemmeno tanto più anziane di me, che si trovano bloccate e non riescono ad usare molti servizi non fruibili diversamente.
Tornando al discorso "territorio" non dimentichiamo la natura rurale del Biellese, moltissime persone vivono in zone davvero isolate per cui, almeno ad oggi, il servizio Internet e' inutilizzabile, nemmeno con la rete dati del cellulare.