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SPORT | 04 gennaio 2023, 06:50

Quando Alberto Cerruti profetizzava: “Per funzionare Pallacanestro Biella dovrebbe essere come mini Barcellona nel calcio”

Diceva solo 10 anni fa: “Una società sportiva è della città e non del singolo”.

alberto cerruti

Foto di repertorio del Forum Biella

Il testamento del basket. Il pensiero viene da una delle ultime puntate dell’Aperitivo Sportivo, l’esclusivo confronto settimanale per la valorizzazione dello sport biellese. Quel giorno al microfono, seppur lontano, il giornalista Stefano Zavagli, una vita al Forum come inviato della Stampa, al seguito di Pallacanestro, magnificava lo sport riminese e in particolare il basket fronte mare: una società che ha fatto dell’azionariato popolare e dell’attaccamento del territorio come mantra per lo sviluppo del proprio basket.

Un esempio virtuoso che proprio dalle parole di Alberto Cerruti era già emerso dieci anni orsono. Infatti in una vecchia intervista della stampa ripresa da pianeta basket proprio il cronista Zavagli, parlando con Cerruti, dava l’imprimatur a un’idea che se fosse stata percorsa avrebbe salvato il basket alle falde del Mucrone. “Una società sportiva è della città e non del singolo… per funzionare Pallacanestro Biella dovrebbe essere come un mini Barcellona nel calcio, non dieci soci che mettono 100 ma cento soci che mettono dieci”. Praticamente uno stimolo a un territorio che invece di guardare alla Luna guarda sempre al dito e che di fatto ha lasciato perdere occasioni di investimento e di promozione che avrebbero potuto mantenere e bene nell’elité del basket proprio la nostra città.

L’altro male del territorio in quell’intervista lo enucleava bene proprio ancora Cerruti: il giocattolo funzionava ma alla fine si rimaneva soli e il mecenate dopo un po’ non riesce più a far fronte a tutto. Ecco il male sta tutto li, puoi anche trovare gli imprenditori illuminati ma se poi li lasci da soli la ricchezza di quel momento si disperde, quando, invece, sarebbe opportuno fare fronte comune. Biella si è alzata due volte al desco del basket nazionale, la prima volta per otto anni consecutivi, la seconda per oltre dieci, poi il nulla e il vuoto.

Abbiamo strutture, abbiamo la giusta fame, una terza occasione capiterà, ne siamo certi, anche se si rimane con l’amaro in bocca guardando oggi Tortona fare ciò che Biella realizzava non più tardi di dodici anni fa. E allora se mai ricapiterà teniamo a mente le parole profetiche di Alberto Cerruti e il lascito che ci ha lasciato.

Giuseppe Rasolo

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