Il gemellaggio di Cerrione con Pielenhofen torna a vivere in presenza. Venerdì 25 novembre 34 cerrionesi, di cui 18 ragazzi di prima superiore, sono partiti per la Baviera per 4 giorni di visite ed incontri indimenticabili. Il primo giorno visita di Monaco di Baviera, passeggiata guidata al centro storico con la Marienplatz, palazzo neogotico, la chiesa di Nostra Signora, il teatro Nazionale ed il palazzo della Residenza ed il mercato di Natale. Il 26 visita guidata a Dachau, il primo campo di concentramento nazista aperto il 22 marzo 1933. A seguire, visita guidata allo stadio del Bayern, uno degli stadi di calcio più belli del mondo.
Al termine passeggiata al centro consegne BMW Welt, un incredibile spazio con un'esposizione permanente di automobili BMW. Domenica 27, accompagnati dalla guida Carmen, amica da anni di Cerrione, si è vista Ratisbona, città con caratteristico aspetto medievale con il ponte in pietra sul Danubio che, con la porta Pretoria, crea un inespugnabile accesso al borgo antico, il Duomo, il Municipio e la Haidplatz sulla quale si affacciano importanti palazzi e dove convergono le vie più commerciali della città.
Al pomeriggio tutti a Pielenhofen con l'apertura del mercatino di Natale dove si è verificato un incontro importante. Era presente, infatti, un membro dell'European Committee of the Regions Tobias Gotthardt che, con il sindaco Rudolf Gruber, hanno ricevuto dal primo cittadino di Cerrione Anna Maria Zerbola un bellissimo zerbino di produzione locale, con le tre bandiere. Il pomeriggio è continuato in piazza anche con la vendita di prodotti piemontesi: panettoni, riso, salumi, formaggi e vino. Lunedì al rientro con visita al castello di Neuschwanstein nella foresta nera, uno dei più famosi castelli di Re Ludwig II, visita agli interni ove molti affreschi celebrano le opere di Wagner, testimonianza della forte amicizia tra il potente sovrano ed il celebre compositore. A tarda sera rientro in Cerrione stanchissimi, ma felici. Un grazie è giunro a tutti in particolare agli amministratori, a Laura, Grazia, Cristina ed alla collega di Pielenhofen Ulrike.