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SPORT | 18 settembre 2022, 06:50

Panathlon, la montagna si fa solidarietà: Biella si attiva per il Nepal

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Panathlon, la montagna si fa solidarietà: Biella si attiva per il Nepal

La montagna si fa solidarietà. Trekking e ascensioni sono il punto di partenza per aiutare un Paese come il Nepal che di cime, sentieri, natura è tanto ricco da attrarre gli sportivi delle scalate e non solo da tutto il mondo. Lo ha spiegato al Panathlon il biellese Martino Borrione deus ex machina della onlus Bi-Nepal che aiuta le genti di quella nazione che si è fatto aiutare dalle immagini himalaiane di Nunthala e da Luca Calzolari il direttore delle riviste del Cai, Montagna 360 e Lo Scarpone. Lo sguardo è stato ampliato con gli occhi di Lapka Temba Sherpa, nepalese che lavora sotto il Monviso e poi torna nel suo paese al termine della bella stagione italiana.

Da diversi anni le spedizioni sportive si trasformano in viaggi della solidarietà concreta con aiuti per costruire, in piena autonomia e soprattutto celermente, presidi sanitari che con giusto orgoglio sono chiamati ospedali, scuole, centraline per l’elettricità, computer e docenti per insegnare ad usarli. «Per fare tutto questo - dice Calzolari - ci deve essere uno spirito tale che uno come Borrione ha trovato nei suoi tanti anni nel Soccorso alpino, acquisizione di precisi valori che portano a scegliere la strada della solidarietà». E il sostengo agli altri è stato in passato un concetto esplorato dal Panathlon attraverso il progetto l’Isola che non c’è, approdando anche a Koinotes, proprio l’isola della solidarietà.

Redazione g. c.

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