Gli allestimenti presenti nel Museo delle Migrazioni permettono al visitatore di rendersi conto che le migrazioni sono un elemento fondamentale della vita di numerosi esseri viventi. Emerge quindi che migrare è una necessità tanto umana quanto animale, e proprio gli uccelli, di cui vediamo qualche esemplare esposto presso la terza sala del museo, ci mostrano l’importanza di questa pratica.
Presso il museo un esempio sicuramente importante è quello del Gruccione. Si tratta di un uccello di media a taglia, appartenente alla famiglia dei Maeropidi, che raggiunge una lunghezza di circa 30 cm e un peso non superiore agli 80 grammi. Il Gruccione è un uccello migratore a lungo raggio che tende a migrare anche per 5.000 chilometri, passa infatti il periodo invernale nel Sahara e quello estivo in Europa. Lo si vede frequentare ambienti xerici, cioè caldi e secchi e, in modo particolare i greti dei fiumi, i dintorni di cave e miniere a cielo aperto dove scava buchi nelle pareti per deporre le uova.
Il Gruccione è un uccello molto colorato che non presenta uno spiccato dimorfismo sessuale, ha infatti un piumaggio che varia dal rosso, giallo e turchese del dorso all'azzurro intenso nella porzione ventrale; le sue ali sono particolarmente variopinte e presentano sfumature che dal verde vanno al blu e al nero. Si tratta anche di un uccello molto ghiotto di api e quindi “pericoloso” per l’economia del miele: capita infatti spesso che divori un’ape regina comportando la morte dell’alveare.
Gli esemplari esposti provengono dalle collezioni donate dal Liceo Scientifico “Amedeo Avogadro” di Biella e dalla Famiglia del dott. Giovanni Rovetti. Il museo è visitabile tutte le domeniche dalle ore 14:30 alle ore 18:30 – Info e prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero e gratuito