Nel corso del trimestre gennaio-marzo 2022 il valore delle esportazioni delle quattro province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola si è attestato poco al di sotto di 2,9 miliardi di euro, registrando un aumento del +25,5% rispetto al corrispondente periodo 2021.
Il dato discende da dinamiche positive per tutti i territori, pur con intensità diverse e legate alle differenti specializzazioni produttive. In particolare il tessile abbigliamento, comparto più colpito dalla crisi legata alla pandemia e che rappresenta ben il 23,9% dell’export totale di quadrante, mostra finalmente segni di ripresa, mettendo a segno una variazione annuale del +39%.
La provincia di Biella che in valori assoluti rappresenta il 16,4% delle esportazioni di quadrante nel primo trimestre 2022, registra di conseguenza l’incremento più significativo in termini relativi, con un aumento pari al +38,3% rispetto al corrispondente periodo del 2021, tornando ai livelli pre-crisi.
La provincia di Novara, che esprime il 51,8% del valore delle esportazioni del territorio, segna una crescita del +27,7%, superando in valori assoluti anche il risultato del 2019, grazie alle buone performance di meccanica, chimica e tessile abbigliamento.
Il Verbano Cusio Ossola registra un aumento percentuale del +31,1% rispetto al primo trimestre 2021, a fronte di un peso sull’export del quadrante pari al 7,6%, con l’industria dei metalli a trainare la crescita.
La provincia di Vercelli, che rappresenta una quota del 24,1% dell’export dell’area, evidenzia un aumento più contenuto, pari al +12,6%, dato influenzato dalla forte contrazione registrata dal comparto della farmaceutica-chimico-medicale.
Nel dettaglio, a Biella le attività manifatturiere, che segnano nel complesso un aumento del +38%, costituiscono la componente quasi esclusiva dell'export provinciale. In netta ripresa nel complesso i prodotti tessili (+48,9%), che rappresentano il principale settore (con una quota pari al 57,9% del totale export provinciale) nel cui ambito i tessuti raddoppiano di fatto il valore registrato nel corrispondente trimestre 2021 (+102,6%). Bene anche gli altri comparti dei filati (+31,3%) e degli altri prodotti tessili (+28,9%).
In crescita del +27,3% anche il comparto degli articoli di abbigliamento. Per quanto riguarda i mercati di sbocco, l'Unione Europea, che assorbe il 55,5% delle vendite all’estero, è nel complesso la destinazione principale dell’export biellese. L’aumento dell’export verso l’UE è del +40,7%. In crescita le vendite verso la Germania (+34,5%) che rimane il principale cliente estero e verso la Francia (+37,5%), secondo mercato in ordine di importanza.
La destinazione extra-UE copre il 44,5% dell’export provinciale, con una crescita del +35,5%, trainata dalla domanda della Svizzera, divenuta il terzo cliente (+33,2%) e gli Stati Uniti (+66,5%). Meno incisivo l’aumento verso la Cina, a causa dei problemi economici del Paese, che rimane comunque il quarto mercato di riferimento, con un incremento del +9,6%.