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Biella | 22 giugno 2022, 08:00

Da Tonara poesia per laboratorio linguistico transoceanico tra “Su Nuraghe” di Biella e “Antonio Segni” di La Plata (Argentina)

Da Tonara poesia per laboratorio linguistico transoceanico tra “Su Nuraghe” di Biella e “Antonio Segni” di La Plata (Argentina)

Da Tonara poesia per laboratorio linguistico transoceanico tra “Su Nuraghe” di Biella e “Antonio Segni” di La Plata (Argentina)

“S’iscala colorada/ la scala colorata” è una poesia che celebra l’allestimento pittorico della scalinata che a Tonara collega la fontana di Galusè con l’abitato.

Nell’omonima celeberrima poesia da Peppino Mereu (1872 –1901), la fonte, rivolgendosi a una fanciulla amata, si presenta dicendo: Eo so Galusè,/logu delissiosu e de incantu,/firma inoghe su pe’/o passizeri, custu est logu santu”, "Io sono Galusè,/luogo di delizie e d'incanto./Fermati qui, /o passeggero, questo è un luogo santo”.

Da sempre, i versi sono cantati sui palchi non solo dell’Isola. Ora, vengono celebrati dal contemporaneo Salvatore Mereu, compaesano dell’illustre Poeta che, molto modestamente, si firma: «Mereu ma no “Pipinu”».

Fontana cantata da Peppimo Mereu e “fressada (coperta colorata) sono i due elementi che muovono l’ispirazione dei versi di Salvatore Mereu che, in prima persona come Galusè, fa parlare la scala animata dal lavoro artistico di Siriana Piras, poiché la pittrice “m'at bestiu cumente a un'isposa/ mi ha vestito come una sposa” “sa die de s'eternu giuramentu”, il giorno del “giuramento: l’inaugurazione.

La scelta della tinteggiatura rimanda a “sa fressada” coperta tessuta su telaio verticale; nella produzione a bande orizzontali, sono, infatti, presenti motivi geometrici, fitomorfi e zoomorfi, elementi non solo decorativi a riecheggiare quell’universo mitico radicato nella notte dei tempi, di cui la Sardegna è archivio non ancora del tutto scandagliato.

L’ode - con la traduzione di Gabriella Peddes - viene inserita nel novero di testi del Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, per imparare a leggere e scrivere in lingua materna contemporanea. Esperienza non solo didattica che, attraversando mari ed oceano mette in contatto il vasto mondo dell’emigrazione sarda e, più in generale, di quella italiana che fa capo al Circolo sardo “Antonio Segni”, di La Plata e a “Su Nuraghe”, di Biella.

Prossimo appuntamento: martedì 28 giugno, ore 21:00 in Italia – ore 16:00 dall’altra parte dell’oceano, su piattaforma Zoom.

Simmaco Cabiddu (Su Nuraghe) - mi.be.

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