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EVENTI | 19 giugno 2022, 07:30

Le pieghe dell'anima, mostra di Daniele Basso S Santuario di Oropa

Dal 2 luglio al 18 settembre 2022 – Santuario di Oropa – Biella

Le pieghe dell'anima, mostra di Daniele Basso S Santuario di Oropa, foto Andrea Taglier

Le pieghe dell'anima, mostra di Daniele Basso S Santuario di Oropa, foto Andrea Taglier

L’arte contemporanea entra in dialogo con la solennità del complesso monumentale del Santuario di Oropa, poco lontano da Biella, attraverso la mostra personale di Daniele Basso Le pieghe dell’anima, a cura di Irene Finiguerra. Dal 2 luglio al 18 settembre 2022, i visitatori troveranno nove opere, in un percorso che coinvolge spazi aperti e altri luoghi non convenzionali, in un itinerario ideale in cui l’arte e la spiritualità si incontrano. In questa esposizione, l’artista indaga i luoghi nascosti dello spirito umano, in particolare attraverso una serie di monumentali sculture in acciaio a specchio lucidato a mano, che creano un corto circuito visivo e mentale giocato sul contrasto fra l’opera e lo spazio in cui è collocata. Sono opere che, per la loro dimensione, testimoniano il coraggio del fare dell’artista. L’esposizione al Santuario di Oropa.

All’entrata del Santuario, posizionato nel piazzale inferiore, il visitatore viene accolto da Boogyeman (la paura) che viene affrontata da Ikaros (il coraggio e l’aspirazione al volo) posizionata a sua volta nel piazzale antistante alla Basilica Superiore: lo scontro a distanza tra queste due opere rappresenta metaforicamente la lotta tra le debolezze e le aspirazioni di ognuno. È lo strumento che la natura ha fornito agli uomini per evolversi, poiché ciascuna sfida conduce oltre i propri limiti, verso nuovi livelli di conoscenza e coscienza. Le due sculture definiscono e contengono l’intero percorso della mostra come alfa e omega, principio e fine di questo viaggio.

Il cuore del Santuario, la Basilica Antica, ospita sull’altare del sacello la statua blu del Cristo Ritorto il cui intenso colore blu spinge il pubblico a un’interrogazione sulla fede.

Sotto al colonnato, verso la pianura, il falco Achill costituisce un omaggio alla montagna, che abbraccia con durezza e incantevole bellezza il santuario, ma allo stesso tempo assume un valore sciamanico: il rapace esprime il potere della visione, della sapienza, della tutela e insieme della transizione personale e spirituale. Non a caso il falco è stato un uccello simbolo in tante culture: dall’antico Egitto agli Indiani del Nord America, che lo considerarono un animale totem.

Nella Biblioteca, luogo di lettura, meditazione e studio, le opere Frame, volutamente incompiute, entrano in relazione con chi le osserva obbligandolo a un processo di astrazione e fantasia creativa per un completamento formale. Sono una metafora di quel processo di formazione personale a cui contribuisce lo studio nella creazione dell’identità individuale in relazione con la collettività, come esseri sociali. Proseguendo nelle stanze reali del Museo dei tesori l’opera Re Leone esprime regalità, dignità, potere. Ma la regalità è tale solo dando spazio all’opinione altrui, alla ricerca della saggezza.

Nella manica di Sant’Eusebio, antistante la Basilica Antica, l’opera Blue Vierge reinterpreta in chiave contemporanea l’ex-voto per esprimere il sentimento potente della riconoscenza. Un atteggiamento di umiltà, di affetto, di devozione verso la Madre, ma anche una buona pratica, verso chi offre aiuto e sostegno nella vita quotidiana. Per le sue caratteristiche storiche, architettoniche e naturalistiche, il Sacro Monte di Oropoa è stato dichiarato nel 2003 patrimonio Unesco. Luoghi dall’innegabile fascino e dal forte interesse artistico, oltre che religioso, il Santuario e la Madonna Nera, come l’intera conca di Oropa, sono sempre stati un punto di riferimento per il territorio biellese. La mostra intende valorizzarli anche attraverso la collocazione delle opere in punti poco conosciuti o visitati, a testimonianza di come l’arte contemporanea possa essere inserita anche in contesti apparentemente improbabili: una vera e propria dichiarazione d’amore da parte dell’artista per il proprio territorio.

“Da anni seguo il lavoro di Daniele Basso e con lui ho avviato diverse collaborazioni sia per la mostra antologica ad Argenta, sia in occasione della Quinta Incoronazione della Madonna d’Oropa.”, racconta la curatrice della mostra, Irene Finiguerra: “Questa mostra mi pare una giusta occasione per far conoscere a chi verrà a Oropa e a Biella la produzione artistica di Basso che molti apprezzamenti ha ricevuto in contesti internazionali con risalto di comunicazione: penso al suo incontro con Bocelli e con aziende di prestigio internazionale. Ritengo inoltre che l’arte contemporanea bene si integri in luoghi di spiritualità così come da tempo avviene a Biella in Duomo con le opere esposte per il progetto Sia luce, che seguo dal 2019.”

“È un onore per me poter presentare il mio lavoro a Biella, e ancora di più qui ad Oropa, luogo per me del cuore, carico di profonda spiritualità.”, commenta l’artista Daniele Basso.

“Alla proposta del Rettore Don Michele Berchi, all’orgoglio si è subito aggiunta gioia e grande entusiasmo, che fortunatamente ha contagiato in primis il Dott Ferraris col team di Fondazione CRB, e poi tanti altri amici e sponsor, a cui sono profondamente grato, che hanno reso possibile in pochissimo tempo dare vita a questo straordinario evento. Che ha invaso anche Biella, nei luoghi più significativi deputati all’arte e alla bellezza, dal Museo del Territorio, ai Palazzi Storici del Piazzo, col patrocinio del Comune, il bene stare del Sindaco Claudio Corradino e degli assessori Massimiliano Gaggino alla Cultura e Barbara Greggio all’Unesco, ma con un’opera anche al Palazzo del Governo, accolti da Sua Eccellenza il Prefetto la Dott.sa Franca Tancredi… Insomma, tanto lavoro, ma in ottima compagnia! Aiutati dall’attenta curatela di Irene Finiguerra, con gli allestimenti di Fabrizio Lava, che festeggia con questa collaborazione i 30 anni di E20Progetti… Dopo Lajatico e piazza dei Priori a Volterra, una mostra che è tutta incentrata sul dialogo. Il dialogo profondo e spesso difficile con noi stessi, con le nostre aspirazioni e le nostre paure. Ma anche il dialogo dell’arte coi luoghi e il territorio che la ospita. Il dialogo di Oropa con Biella, unite nello stesso evento. Ed infine il dialogo ininterrotto di tutti, a partire dai sostenitori dell’evento, fino ai visitatori, col desiderio di andare oltre la superfice delle cose, fin dentro alle pieghe dell’anima, verso l’essenza della vita stessa… Dove meglio di Oropa per ritrovare noi stessi!”

“Come rettore e a nome del Santuario, esprimo tutta la mia soddisfazione di poter ospitare questa esposizione dell’amico Daniele Basso.”, afferma il Rettore del Santuario di Oropa, Don Michele Berchi.

“Le pieghe dell’anima, con la curatela di Irene Finiguerra, in realtà è più di una mostra, è un vero e proprio percorso artistico all’interno di Oropa. L’idea mi ha affascinato fin dall’inizio: due lunghi anni di Pandemia e ora questa guerra che insanguina la nostra Europa, ci hanno costretti più volte a percorrere il cammino dalla paura alla speranza, e Oropa, in questo tragitto, è stata fondamentale per noi tutti. In questo Santuario, dove i pellegrini vengono ad attingere dalla Madonna di Oropa la speranza, nessuno, come chi ha vissuto davvero la paura per la propria impotenza, può comprenderne quanto essa sia necessaria per la propria anima. Per questa ragione siamo ben lieti e grati di poter aprire i cancelli del Santuario alle opere di un artista biellese affermato in tutto il mondo che, con questa mostra, rinnova i legami con il suo territorio e con questo Santuario che so essergli particolarmente caro”.

“La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella sostiene con entusiasmo la mostra “Le pieghe dell’anima”, prima importante esibizione dell’artista biellese Daniele Basso dedicata al territorio.”, commenta il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Franco Ferraris. “Biella e Oropa saranno unite nel segno dell’arte contemporanea e, considerata l’importanza dell’evento, anche Palazzo Gromo Losa ospiterà alcune opere inedite. Un’occasione importante e che non mancherà di attrarre un pubblico vasto valorizzando in questo modo anche il Santuario di Oropa come meta turistica.”

L’inaugurazione della mostra è fissata per sabato 2 luglio alle 17,30 e sarà aperta al pubblico.

Si terrà nella Sala convegni del Santuario di Oropa, con successiva visita alla mostra in presenza dell’artista e della curatrice. Si ringrazia il Relais Santo Stefano per il prestito dell’opera Ikaros

 

c.s.santuario oropa, s.zo.

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