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CULTURA E SPETTACOLI | 24 novembre 2021, 10:20

Teatrando ripropone il suo calendario dell’Avvento

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Teatrando ripropone il suo calendario dell’Avvento (foto Franco Ramella)

Lo scorso anno, in un tempo in cui tutto era sospeso e in attesa, la compagnia Teatrando scelse di lavorare “da remoto” per realizzare un’iniziativa a tema natalizio: un “Calendario dell’Avvento”, teatrale, virtuale e anche solidale, costituito da 24 racconti, interpretati da altrettanti attori e filmati, che sono stati recapitati sulla posta elettronica delle persone interessate. L’iniziativa, complice forse il fatto che furono delle feste “in zona rossa”, ebbe un grande successo: ne furono venduti infatti oltre 260 e, poiché l’iniziativa era stata abbinata anche a una finalità benefica, fu possibile consegnare 2.000 euro a una persona che si trovava in difficoltà dopo aver perso il lavoro in seguito al lockdown.

Quest’anno la situazione è sicuramente diversa, anche se l’emergenza non è del tutto superata, ma si è deciso di riproporre l’acquisto di quello stesso calendario, che sarà di nuovo diffuso tramite mail agli acquirenti, che riceveranno i link per visualizzare i video sul canale YouTube. Si sta di nuovo valutando di destinare il 30% dell’incasso a una finalità benefica. Il calendario, destinato a un pubblico adulto, comprende 24 video-racconti, che verranno inviati, uno al giorno, dall’1 al 24 Dicembre alle ore 12.25 (l’orario richiama simbolicamente il 25 Dicembre), a coloro che lo avranno acquistato al prezzo complessivo di 24 euro. Il “Calendario dell’Avvento” potrà essere acquistato, entro Domenica 28 Novembre, sul sito della compagnia www.teatrandobiella.it. Per l’invio della mail con i vari video farà fede l’indirizzo inserito in fase di acquisto. Se qualcuno avesse piacere di fare dono di questo calendario a parenti o amici, dopo aver completato la procedura di acquisto con la propria mail, dovrà inviare un messaggio a teatrando@teatrandobiella.it segnalando a quale altro indirizzo dovranno essere spediti i video.

I testi di Massimo Foglia danno voce ai protagonisti di un ipotetico presepe, esplorando i loro pensieri e suggerendo riflessioni profonde, argute e mai banali. A raccontarsi sono Maria e Giuseppe, figure come l’arrotino e il pastore, uno dei Re Magi e gli angeli, ma anche il bue, un cane e un gufo, nonché altri esempi di quella varia umanità, che s’immagina possa essere giunta alla grotta, richiamata dalla notizia della nascita del prodigioso bambino. I video sono stati realizzati da Franco Ramella con il supporto tecnico di Mario Chiamenti. La regia è di Paolo Zanone e Veronica Rocca.

L’Adorazione dei Magi di Peter-Paul Rubens è l’immagine che è stata scelta per il calendario. Il dipinto appare inizialmente costellato di quadratini, che si apriranno giorno dopo giorno, personaggio dopo personaggio, fino a svelare l’opera in tutta la sua interezza. Il percorso si apre con Erode e prosegue con un pastore, due angeli, un cieco, una madre e Giuseppe. Ogni figura viene svelata a poco a poco fino ad arrivare a Gesù, che chiude il cerchio. L’Adorazione dei Magi del pittore fiammingo Peter-Paul Rubens (Museo del Prado di Madrid) è un olio su tela realizzato nel 1606 e modificato dallo stesso artista nel 1628- 29. Sullo sfondo di un mondo pagano ormai in rovina, rappresentato dalle antiche colonne romane, Rubens inserisce l’adorazione in una scena notturna.

I magi, abbigliati con sontuosi abiti e accompagnati dai servi che sostengono torce fumanti, si inchinano di fronte a Gesù, da cui emana la luce che illumina l’intera scena, punto d’arrivo del fastoso corteo, composto da nobili, borghesi, soldati e servi. San Giuseppe è raffigurato con un’espressione di pura meraviglia di fronte ad un mistero infinitamente più grande di lui. I Magi, che rappresentano le tre età dell’uomo, offrono i loro doni: quello anziano vestito di rosso, l’oro, simbolo di regalità; quello maturo, inginocchiato di fronte al Bambino, la mirra (unguento usato nell’imbalsamazione), simbolo di umanità e mortalità; quello giovane e moro, l’incenso, simbolo della divinità del bambino. La struttura compositiva e alcune figure lasciano intravedere l'influsso che ebbero su Rubens i grandi pittori rinascimentali italiani. In uno dei gentiluomini con cavallo a destra è stato riconosciuto l’autoritratto dell’artista.

Comunicato stampa g. c.

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