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Newsbiella Young | 21 novembre 2021, 08:00

"Scrivere non significa buttare le emozioni su un foglio di carta, ma mettere a nudo la propria essenza"

"Non abbiate paura di scrivere ciò che pensate o sentite, non abbiate paura di non essere capiti", Stephen King

Camilla Di Vago

Camilla Di Vago

Io sono sempre stata una ragazza che ama leggere e scrivere, soprattutto scrivere. Questa passione la coltivo sin da piccola, me l’ ha trasmessa mia mamma e mi ha aiutato a dare vita a molti personaggi o a posti immaginari a volte anche abbastanza surreali. Sicuramente molti di voi si staranno chiedendo perché la scrittura possa diventare una terapia… E’ semplice! Scrivendo ti liberi di tutto quello che tieni dentro, di tutto quello che vorresti comunicare, ma non hai il coraggio di urlare. Scrivere fa bene all’ anima, rilassa la mente, aiuta la memoria, mette in ordine i pensieri.

Con gli anni ho imparato ad associare la scrittura di getto, di pensieri, emozioni e situazioni quotidiane, a momenti in cui avevo semplicemente bisogno di staccare un attimo, prendere le distanze da ciò che mi circondava, mi sentivo libera e facevo un sospiro di sollievo. La scrittura è una forma di arteterapia ma non è propriamente corretto affermare che scrivere ci riesca a guarire o a fare stare meglio con noi stessi e gli altri; piuttosto, tenere un diario o redigere un’autobiografia, è un buon modo per prendersi del tempo per stare con noi stessi, chiudere il mondo a chiave e gettarla via (e a volte volerla lasciare li quella chiave ), e tenerlo là fuori per qualche ora e soprattutto, disattivare per un po' il pilota automatico del pensiero, quella piccola voce interiore che ci ricorda sempre chi dobbiamo essere, chi ci hanno imposto di essere, come dovrebbero andare le cose, i particolari del domani che ci spaventano e quelli del passato che rimpiangiamo. “Quando la mente si tranquillizza noi percepiamo la quiete in noi. La quiete è la sola cosa al mondo priva di forma, ma allora, essa non è veramente una cosa, e non appartiene a questo mondo (Eckhart Tolle)”.

La scrittura mi ha aiutato molto negli anni, riuscivo a liberarmi di tutti quei pesi che non sopportavo più e non avevo il coraggio di raccontare a qualcuno. Mi ha aiutata ad allontanarmi dalla realtà per qualche istante, mi ha aiutata a non pensare a quella cosa che magari faceva male e mi ha aiutata a diventare quella che sono ora. Non è semplice, ma tutti possono scrivere… non bisogna farlo per forza tutti i giorni, basta una volta ogni tanto per rivedersi tutti quei sentimenti che magari non riusciamo a gestire o almeno non da soli. A volte basta una sola parola per migliorare la giornata.

Scrivere non significa buttare le emozioni su un foglio di carta oppure su un tablet o un computer, significa aprire l’anima, lasciare uscire i propri sentimenti, le proprie emozioni, le proprie paure, i propri desideri, mettere a nudo la propria essenza. Ognuno di noi è diverso, non tutti riusciranno a scrivere per sfogarsi o per gioire.

Oggi i giovani non scrivono molto: secondo alcune statistiche sono veramente pochi quelli che si dedicano alla scrittura e ancora meno coloro che comprendono che può aprirti l’anima ma anche gli occhi. Il saper scrivere è un’arte, ma anche una passione che viene da dentro, come una sorta di forza istintiva e irrefrenabile. Che si tratti di un romanzo, un saggio o anche solo di una lettera a un amico, la scrittura è un atto creativo che ci serve a esprimere e comunicare stati d’animo. Un vero e proprio pilastro alla base della nostra evoluzione e della nostra società.

“Il momento più spaventoso è quello prima di iniziare (Stephen King) non abbiate paura di scrivere ciò che pensate o sentite, non abbiate paura di non essere capiti… la mente umana non è facile da comprendere, non abbiate paura di far vedere a qualcuno ciò che scrivete, state creando arte”.

Camilla Di Vago

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