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CULTURA E SPETTACOLI | 13 ottobre 2021, 07:30

Ritratti di Cinema, l'amore per la settima arte va in scena a Candelo

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Ritratti di Cinema, l'amore per la settima arte va in scena a Candelo

L’Associazione Piemonte Movie, con il contributo del Comune di Candelo e la collaborazione del Cinema Verdi, organizza la manifestazione Ritratti di Cinema. La sala, il lavoro, il pubblico. Il cuore del progetto è la mostra fotografica Ritratti di Cinema. La sala, il lavoro, il pubblico, a cura di Alessandro Gaido e del fotografo Diego Dominici, che sarà inaugurata, presso la sala mostre del Ricetto di Candelo, sabato 16 ottobre alle ore 16.00.

L’obiettivo è far conoscere le comunità cinematografiche, chi continua a vivere e promuovere la settima arte e le tante sale sparse sul territorio piemontese. Le fotografie in mostra sono state realizzare in occasione della manifestazione Movie Tellers 2019 e mostrano 27 cinema della regione, compreso il Cinema Verdi di Candelo. Sono esposti 54 scatti di Diego Dominici, con diversi formati, suddivisi seguendo le 3 tematiche dell’esposizione: la sala, il lavoro e il pubblico. Tutte le immagini si riferiscono a cinema in attività nelle province del Piemonte. Un’ultima sezione contiene, infine, altre 63 “polaroid” create graficamente da Dominici con tutti i volti di gestori e proprietari, le attrezzature, gli oggetti e le curiosità colti dal suo obiettivo.

Saranno inoltre visibili alcune memorabilia cinematografiche della collezione privata del Cinema Verdi. Nella stessa giornata, alle ore 17.00, il Cinema Verdi ospiterà una selezione di cortometraggi piemontesi dedicati alle sale cinematografiche, curata da Roberta Pozza e Chiara Pellegrini del Glocal Film Festival. Venerdì 22 ottobre, alle ore 17,30, sempre al Verdi, si terrà il convegno Il cinema dopo il Covid – Sale, piattaforme, produzioni. Tavola rotonda con Paolo Manera (Direttore Film Commission Torino Piemonte), Domenico Dinoia (Presidente Fice), Antonio Sancassani (Cinema Mexico di Milano), Emanuela Piovano (Vicepresidente Anac), Arrigo Tomelleri (Presidente Anec Piemonte e Valle d’Aosta); modera Alessandro Gaido (Presidente Associazione Piemonte Movie). A seguire (ore 21.00) la proiezione dedicata ai tanti locali della città di Torino, attivi e scomparsi, raccontati attraverso il film Manuale di Storie dei cinema dei registi, presenti in sala, Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli. Altra selezione di cortometraggi, questa volta di animazione con autori d’ambito regionale, martedì 26 ottobre, alle ore 18, sempre a cura di Roberta Pozza e Chiara Pellegrini.

Gran finale giovedì 28 ottobre con un doppio appuntamento: la presentazione del libro Cinema Italia – I film che hanno fatto gli italiani, dello storico Giovanni De Luna, presente in sala e a seguire, alle ore 21.00, un film che ha contribuito a fare gli italiani e a far conoscere gli stessi nel mondo: Umberto D di Vittorio De Sica. Per l’ingresso a tutti gli eventi in programma è obbligatorio l’utilizzo del Green Pass.

Alessandro Gaido dichiara: “Il patrimonio di sale della nostra regione è un caleidoscopio di professionalità, architetture, arredi, storie ed emozioni. La sala è stata e resta un luogo di socializzazione, una sorta di tempio laico con i suoi riti, i suoi fedeli e i suoi officianti. Intorno ad essa ruota il lavoro collegato al cinema, quest’ultima moderna arte creata dall’uomo. I proprietari e i gestori ne sono il cuore pulsante. Alcuni di loro si tramandano i segreti di questo mestiere fin dalla nascita dei primi cinematografi e sono da sempre un tassello importante della storia di quest’arte o industria che dir si voglia. Altri hanno fatto di questa passione un lavoro a tempo pieno. E resistono, combattono, si ingegnano per non mollare la presa. Altri ancora hanno deciso di offrire un servizio culturale alla propria comunità, dedicandovi le ore del proprio tempo libero. Sono queste le tre principali categorie di esercenti che abbiamo incontrato lungo il nostro cammino. Con loro c’è una nutrita truppa di lavoratori: cassieri, proiezionisti, baristi, maschere, tecnici…in molti casi gli stessi famigliari, in altri volontari, spesso dei dipendenti”.

Sottolinea Diego Dominici: “Sono entrato in ogni cinema in punta di piedi per scattare fotografie. Inconsapevolmente ognuna delle 27 sale che ho visitato, si è trasformata in uno spettacolo, fatto di amore e passione. Tanto da spingermi a voler continuare questo progetto nei prossimi anni. Attraverso le parole di proprietari e gestori , ho conosciuto le loro storie e mi sono realmente reso conto della trasformazione che il cinema sta vivendo, specchio della nostra società”.

Per il sindaco Paolo Gelone “il Cinema è espressione artistica e culturale da tutelare e valorizzare, specialmente in un periodo come quello che stiamo vivendo. Ma non solo: il Cinema è per Candelo un ambito strategico, sia per l’ampia tradizione di questo territorio e in particolar modo del Ricetto come location cinetelevisiva, sia per la presenza del Cinema Verdi, che è un presidio culturale importante per la nostra comunità e per il Biellese intero. Per questi motivi come Amministrazione abbiamo lavorato attivamente per rendere possibile questa iniziativa e abbiamo sostenuto il progetto, interessante anche nell’ottica di dar vita a collaborazioni e sviluppi futuri per il rilancio di Candelo, in nome di qualità e cultura”.

Redazione g. c.

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