AL DIRETTORE - 04 ottobre 2021, 10:28

Greggio: "Il nostro territorio ormai è in un network internazionale e deve dimostrare di esserne all’altezza"

L'assessore all'Unesco della città di Biella ha scritto una lettera in un espone una serie di riflessioni al termine della tre giorni di Forum Internazionale delle Città Creative Unesco

L'assessore all'Unesco Barbara Greggio

L'assessore all'Unesco Barbara Greggio

A conclusione del Forum Internazionale delle Città Creative Unesco l'assessore Unesco Barbara Greggio traccia un resoconto di queste tre intense giornate. 

<Questo speciale momento che ci ha aperto alla rete Unesco ci ha permesso di condividere insieme i valori che hanno condotto Biella ad essere riconosciuta CITTA CREATIVA Unesco nell’ottobre del 2019 e Città Alpina nel 2020 e quali saranno gli obiettivi che la Città di Biella si pone per il futuro. Un futuro che volge lo sguardo verso una cultura internazionale, verso un nuovo manuale di saperi, di esperienze e di progetti da leggere con scrupolosa attenzione, verso le grandi novità e scienze che hanno saputo portare innovazione e creatività nelle città di tutto il mondo. Istruzione e formazione, montagna fragile, acqua, energia e alpinismo, economia e rigenerazione urbana, turismo, enogastronomia, tessile e artigianato sono stati i temi affrontati nei giorni scorsi e molti gli stimoli che abbiamo raccolto dalle varie città creative e siti patrimoni dell’umanità come le Dolomiti, la Città di Ivrea, Langhe Roero e Monferrato, che abbiamo potuto ascoltare, da cattedre Unesco che ci hanno prospettato visioni, parametri innovativi e cambi di passo fondamentali per poter essere pronti e vincenti verso le sfide che attendono le città>.

L'assessore ripercorre anche la storia del territorio: <Abbiamo due secoli di produzione laniera mondiale alle spalle che ancor oggi costituiscono l’economia dominante e che abbiamo analizzato nel segno della sostenibilità, ma accanto ad essa vogliamo sviluppare politiche di green deal, turismo, cultura, enogastronomia e agricoltura, economia e sviluppo sociale, montagna, corsi di formazione, di rigenerazione urbana con il valore che l’Unesco ci ha riconosciuto: il nostro saper fare! Con lo spirito imprenditoriale che caratterizza la nostra gente stiamo affrontando una ripresa dopo un blocco importante imposto dal Covid-19 ma l’attività biellese non si è fermata e così nel corso del Forum sono stati presentati diversi progetti che possono essere replicati, adattandoli alle loro peculiarità, alle altre Città Creative. Il corso di laurea biennale in lingua inglese “Beni culturali e creatività per il Turismo e lo Sviluppo Territoriale” ha aperto i lavori a Città Studi. Poi gli studi eseguiti da Asl Biella sui nuovi utilizzi dell’acqua a favore dell’ambiente, la fusione di Cordar in un unico gestore, Enerbit e gli interventi a favore dell’energia, Engie con il teleriscaldamento in città, hanno offerto ad oltre cinquecento città che nei giorni scorsi si sono collegate da tutto il mondo notevoli spunti di riflessione>.

L'assessore si ferma ad analizzare i cambianti climatici e il loro riflesso sull'economia: <Negli ultimi 120 anni le temperature a livello alpino sono cresciute attorno a 2 gradi centigradi, quasi il doppio della media globale. E sono destinate a crescere ancora. I ricercatori pronosticano un aumento di altri due gradi centigradi per i prossimi 40 anni. Nelle Alpi la manifestazione più evidente dei cambiamenti climatici è visibile sui ghiacciai. Negli ultimi decenni molti ghiacciai alpini si sono ritirati, dimezzando la propria estensione originaria e, entro la fine del secolo, è possibile che tutti i ghiacciai alpini con pochissime eccezioni siano completamente scomparsi. Le conseguenze immediate sono il crollo di massi e rocce, ma anche maggiori colate di detriti dovute a grandi masse di acqua ed a Biella proprio un anno fa abbiamo visto con i nostri occhi le drammatiche conseguenze di questo cambiamento. Le Alpi però non sono solo vittime, ma anche artefici del problema clima. I fatti documentati dalla CIPRA nell’ambito del progetto cc.alps dimostrano che l’uomo ha un ruolo centrale. Nelle Alpi il consumo di energia pro capite supera di circa il 10 percento quello della media europea. Le case private sono fra i grandi divoratori di energia perché gran parte dell’energia è consumata per riscaldare gli ambienti. E visto che nelle Alpi gran parte del patrimonio edilizio ha bisogno di essere risanato, il settore delle costruzioni rappresenta una delle chiavi per risolvere il problema climatico>.

Il turismo e i trasporti sono altri settori problematici per il clima nelle Alpi, sottolinea l'assessore: <Con più del 93 percento, i trasporti motorizzati sono tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra nelle Alpi. L’84 per cento dei viaggi per ferie nelle Alpi prevede l’uso dell’automobile. Questo settore ha bisogno urgente di idee e soluzioni innovative perché le Alpi sono una delle principali regioni di vacanza in Europa. Molte esistenze dipendono da questo settore dell’economia e Biella Città Alpina sta iniziando a compiere i primi passi verso questo cammino per garantire benessere e sicurezza ai propri abitanti. Il progetto Biella Green Deal che vede protagonista l’economia circolare per rivitalizzare la città, a partire dal centro storico, è stato oggetto d’interesse da parte della Città di Parigi che sta cercando di adattare il format alla propria realtà metropolitana su specifici quartieri. Ora si attende la programmazione regionale per i Recovery Fund per applicare il progetto a Biella. L’economia biellese si evolve e delinea nuove branche economiche: turismo ed enogastronomia sono stati i temi di confronto con Alba e Bergamo, ma il tessile non è stato certamente dimenticato anzi è stato dibattuto a Cittadellarte proprio sul focus della sostenibilità con la candidata città di Como. Anche l’artigianato, punta di eccellenza in riscoperta del made in Italy, è stato analizzato e proposto come elemento da valorizzare e su cui scommettere nei prossimi anni . Formativi e altrettanto ricchi di spunti sono stati invece i nostri ospiti: le Città di Torino, Fermo, Carrara, Bologna, Milano, la candidata città di Modena, Kanazawa dal Giappone, Paducah dagli Stati Uniti, Icheon dalla Corea del Sud, Al Hasa Oasis dall’Arabia Saudita, Santa Fe dal Messico e Pesaro che ci ha portato anche l’opera autentica “Il barbiere di Siviglia” autentica di Rossini. Gli interventi sulla rigenerazione urbana di molte di queste città ci hanno insegnato a rispettare i volumi senza usare altro consumo del suolo, a favorire la permeabilizzazione del suolo per favorire il respiro della nostra terra. Arte Sella ci ha presentato un modello di museo di montagna di arte viva da cui prendere spunto. Questo arcipelago di interventi tra progetti, modelli culturali e di buone prassi su cui riflettere ci hanno posti concretamente al centro del network. Ora tutti gli attori del sistema socio economico non possono rifiutare la collaborazione tra sistema pubblico e privato che nel mondo si è rivelata vincente per la mutua integrazione tra le parti differenti tra loro nell’operare per metodologia e prassi ma che devono condividere la visione per un bene comune che non ha più tempo di aspettare. Ostilità personali, conflitti caratteriali, competizioni tra enti non hanno più spazio né tempo, chi copre un ruolo di responsabilità deve agire subito e con coscienza nel proprio ruolo. Questo forum ci ha fatto capire che ha successo chi fa bene il proprio mestiere e che non vuole prevaricare quello di altri ma chi sa porsi con professionalità e attenzione al bene comune risulta vincente! Abbiamo superato brillantemente questo ambizioso traguardo con i complimenti del Segretario Generale Italia per Unesco: Enrico Vicenti dimostrando con qualità, impegno, determinazione e coesione in un arcipelago biellese costellato di valide attività in molti settori>.

<Il lavoro è appena iniziato - per l'assessore - e il cantiere è aperto ad ognuno che porti la propria professionalità con spirito costruttivo. Dobbiamo garantire inoltre il futuro ai giovani, combattendo lo spopolamento, specie nei comuni alpini di prossimità per evitare di danneggiare le reputazioni delle destinazioni. Dobbiamo incrementare la natalità e la residenzialità delle famiglie per combattere il decremento delle nascite in atto nel territorio e incentivare il flusso dei giovani che possono vivere e lavorare in smart da luoghi immersi nella natura come altre realtà piemontesi stanno già facendo. In questo senso la nascita di nuovi corsi di laurea, la formazione post diploma vista nei giorni scorsi, ci ha tracciato una strada importante che va percorsa e raccordata con l’introduzione delle nuove professionalità che devono saper cogliere l’opportunità della rigenerazione degli spazi proprio come abbiamo visto ieri e cogliendo l’obiettivo Queste le prime sfide da vincere nell’immediato nel nostro territorio che ormai è in un network internazionale ed ora deve dimostrare di esserne all’altezza!> conclude.

Barbara Greggio

Ti potrebbero interessare anche:

SU