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ATTUALITÀ | 04 agosto 2021, 06:50

Ponte di frazione Valle al Favaro, Robazza: “I Vigili del Fuoco arrivano solo con l’elicottero”

La denuncia del consigliere comunale di Lista Civica Biellese: “Il ponte è stato riaperto il 25 maggio ma ancora oggi i mezzi pesanti e di soccorso non possono raggiungere la frazione. Anche al ponte della Maddalena c’è uno squarcio alla base da 10 mesi”

corradino robazza

La vicenda del Ponte di frazione Valle al Favaro, viadotto sito al confini tra i comuni di Biella e Pralungo, chiuso dopo l’alluvione del 2 e 3 ottobre scorso e riaperto il 25 maggio, è stata oggetto di interrogazione durante l’ultimo consiglio comunale di Biellese da parte dell’esponente della minoranza di Lista Civica Biella Paolo Robazza, il quale ha denunciato l’inefficienza dell’amministrazione Corradino.

“A maggio è stato il comune di Pralungo a chiedere un sopralluogo ai tecnici della Regione. – ha spiegato Robazza -  A quel punto è intervenuta l'amministrazione di  Biella che, il 25 maggio, ha riaperto il ponte ma solo ai veicoli con massa inferiore a 2 tonnellate, e senza avvertire i Vigili del fuoco, che, ad oggi, possono raggiungere frazione Valle solo con l'elicottero. Inoltre non possono passare i mezzi pesanti ed i veicoli di emergenza e quelli per il rifornimento delle caldaie. I cittadini della frazione aspettano da 10 mesi”.

Con la premessa che il ponte è di proprietà per il  50% ciascuno dei Comuni di Biella  e Pralungo, il sindaco Corradino ha replicato che i lavori partiranno entro ottobre e che sono stati chiesti 150mila euro alla Regione.

Insoddisfatto della risposta, Robazza ha dichiarato: “Nel 2018 la Giunta Cavicchioli aveva messo 480mila ero per il ponte, totalmente a carico di Biella perché il ponte serve soltanto i cittadini di Biella. Il sindaco è imbarazzante perché dice che i lavori partiranno ad ottobre quando oggi non c'è un piano per la messa in sicurezza”.

Per avvalorare la sua denuncia di inefficienza da parte della giunta Corradino,  Robazza ha inoltre citato la situazione di un altro viadotto danneggiato dall’alluvione di ottobre 2020: “Al ponte della Maddalena c’è uno squarcio alla base e, in dieci mesi, non è stato fatto nulla”.  

 

Alessandro Boozonetti

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