Da sabato 12 giugno le campane del campanile di Roppolo Piano non suonano più dalle 23 alle 7.
Lo ha deciso il Comune, in accordo con l’amministrazione parrocchiale, ed una delle due famiglie del paese che hanno chiesto la sospensione dei rintocchi durante le ore notturne, all’esito della riunione del 9 giugno.
Tre giorni dopo, il 12 giugno, il Comune ha pubblicato la notizia su social e bacheche di ogni borgo del paese, con un comunicato, sulla carta congiunto con l’amministrazione parrocchiale, a cui quest’ultima non ha poi aderito.
A nulla è valsa la petizione, con raccolta di firme, presentata da alcuni cittadini per conservare il suono delle campane anche durante le ore notturne.
“Durante le ore notturne il suono delle campane può arrecare anche gravi disturbi al riposo, - motiva la decisione il sindaco Renato Corona - specialmente nei casi di persone non residenti, e quindi non abituate ad udire i rintocchi delle campane. Inoltre le leggi in materia di quiete pubblica stabiliscono che i rintocchi emessi prima di una celebrazione, la messa festiva, i funerali, il vespro, sono permessi e previsti dall’accordo tra la Santa Sede e lo Stato Italiano, mentre le ore in cui le campane suonano ricadono sotto la normativa che disciplina qualsiasi emissione rumorosa, come quella prodotta da una industria, da un esercizio commerciale o da un concerto”.
Sul tema è intervenuta anche la giurisprudenza, come precisa il primo cittadino: "la sentenza della Corte di Cassazione numero 447 del 1995 sancisce che “il rumore prodotto dal suono delle campane di una chiesa, al di fuori del collegamento con funzioni liturgiche, può dar luogo al reato di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, non diversamente da quello prodotto da qualsiasi altro strumento sonoro, qualora vengano superati i limiti fissati di legge”".
Adottata la decisione, l’amministrazione invita a rivolgersi alla parrocchia. “Essendo proprietaria del campanile, delle campane e dell’orologio, - conclude Corona - alla parrocchia spetta qualsiasi decisione in merito".
Il parroco di Roppolo, don Adriano Bregolin, ha avuto un’esperienza simile a Cavaglià: “Ho messo in pratica quello che la legge chiede: non disturbare la quiete pubblica. Ho messo le campane al minimo del volume per evitare richieste più dure come impedire il suono delle campane la domenica, che disturba, come qualcuno mi ha fatto notare”.
Don Bregolin non era presente all’incontro del 9 giugno. “Avevo una corona da dire – dichiara il sacerdote – e sinceramente non dovevo dare spiegazioni a nessuno riguardo a scelte che non hanno danneggiato nessuno. Il campanile non è pubblico: io sono il legale rappresentante delle strutture della chiesa di Roppolo, ed io sono il destinatario di eventuali denunce”.