ATTUALITÀ - 12 maggio 2021, 11:41

Con Sapori Biellesi sbarca il progetto che promuove sostenibilità e valorizzazione dei prodotti locali

sapori biellesi

Recuperare terre incolte e abbandonate, sostenere la valorizzazione della filiera dei prodotti biellesi creando connessioni tra realtà d’eccellenza, promuovere la cultura del cibo sano e locale, reinserire nel mondo del lavoro soggetti in condizione di svantaggio, creare ponti di accesso a prodotti di qualità anche per le fasce di reddito più deboli, contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio attraverso il cibo, educando a una maggiore attenzione ai suoi aspetti produttivi e informando il consumatore sulle modalità per controllare la propria alimentazione.

Sono tanti gli obiettivi che si pone “Sapori Biellesi, coltivare e degustare la nostra terra”, il progetto che prende il via sul territorio biellese nell’ambito del bando Im.patto dalla co-progettazione tra Nova Coop e nove realtà territoriali: CLS srl (BinarioZero), Wool Travel Experience-Viaggi e Miraggi, associazione Let Eat Bi, Rete Agricola Teritori, associazione Harambee, Fondazione Pistoletto Onlus, Spaccio Popolare Casa Torrione, associazione White Rabbit e cooperativa sociale Biciclo. Sapori Biellesi nasce al termine di un percorso di confronto tra i partner sulle modalità migliori per sviluppare azioni rivolte alla promozione del valore del cibo, nel contesto biellese, che potessero rispondere agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo sostenibile.

Per i proponenti, produrre cibo locale e di qualità ha rappresentato negli ultimi anni una delle vocazioni produttive che si sono affermate dal basso sul territorio in risposta alla crisi dell’industria tessile iniziata negli anni 2000 e, al contempo, uno dei bisogni resi più urgenti dall’emergenza pandemica e dalla conseguente necessità di ridefinire rapidamente spazi, organizzazione e necessità essenziali delle nostre vite, portando alla ribalta le cose da imparare per il futuro, come l’importanza della cura della terra per la produzione di cibo in grado di assicurare un’alimentazione sana e giusta, nel pieno rispetto dell’ambiente e dei suoi ritmi. Su queste riflessioni si sono innestate altre considerazioni di carattere socioeconomico: il recupero di terreni incolti e la loro coltivazione costituisce un argine ad abbandono e spopolamento e può rappresentare per alcuni un’opportunità di reinserirsi nel mondo del lavoro.

Se poi queste esperienze vengono orientate verso produzioni di qualità, diventa possibile dare impulso a produzioni locali che possono offrire progettualità alle nuove generazioni. Anche la consapevolezza del consumatore, nel saper riconoscere la qualità di un prodotto e dare impulso a un mercato di prossimità, gioca un ruolo determinante nel rendere più solide e possibili queste operazioni. Il progetto proverà a sistematizzare in un unico percorso tutte queste azioni intorno al cibo, a partire dalla coltivazione delle terre riconvertite in orti sociali “Orti del Biellese”, che vengono ora curate da persone in situazioni di marginalità di vario tipo, permettendo loro di acquisire anche nuove competenze specifiche. Frutta e verdura di stagione provenienti da questi campi, insieme a prodotti locali a lunga conservazione prodotti dalla rete dei partner, potranno essere acquistati settimanalmente dal consumatore biellese e consegnati a domicilio. Inoltre nell’arco del 2021 varranno organizzati una serie di appuntamenti e giornate dedicate alla scoperta di ristoranti e aziende agricole del territorio tramite visite e degustazioni, così da raccontare al consumatore biellese e alla rete dei fornitori locali la filiera dei prodotti Made In Biella.

Armona Pistoletto, Presidente di Let Eat Bi: «Mangiare locale, naturale e solidale è la base su cui si fonda Let Eat Bi. Riattiviamo terreni biellesi abbandonati per creare socialità e condivisione coltivando. I frutti di questi orti, grazie a questo progetto con Nova Coop, possono arrivare anche a casa tua. Imparare a coltivare e degustare la nostra terra è fondamentale per il futuro di tutti noi».

Enrico De Luca, coordinatore di Wool Travel Experience: «Vogliamo creare una maggiore consapevolezza tra gli abitanti del Biellese rispetto all’approvvigionamento alimentare, di quanto può arrivare dal proprio territorio. Consapevolezza che può derivare da una maggiore conoscenza e da una volontà di diventare consumatori attivi, integrando questa tipologia di consumi alla spesa fatta presso le filiere tradizionali, sempre nel rispetto delle persone e della terra. Abbiamo organizzato un ciclo di degustazioni presso ristoranti o aziende agricole selezionate, con menù del territorio, con un prezzo calmierato per permettere a tutti di poter partecipare!».

Monica Pietrobelli, Responsabile Politiche Sociali Nova Coop Zona di Biella: «Cibo come motore di sviluppo locale e inclusione sociale, come elemento identitario di una comunità e al tempo stesso attore di promozione territoriale verso i propri abitanti e verso l’esterno. La particolarità di Im.patto di progettare azioni che generano impatto sociale, per rispondere a problemi diffusi e persistenti, mettendo in rete soggetti plurali che magari non avevano mai lavorato insieme in precedenza, ci ha permesso di disegnare un progetto molto ambizioso intorno al valore della buona alimentazione che, come Nova Coop, siamo felici di sostenere».

Comunicato stampa g. c.

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