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CRONACA | 07 maggio 2021, 06:50

Roppolo, la casa di riposo delle suore si racconta a un mese dallo scoppio del focolaio

"Tutto sommato è stata un'esperienza positiva che ha fatto accrescere la nostra fede nei confronti di Dio e della Sua provvidenza"

Foto di repertorio

Foto di repertorio

"All'inizio non è stato facile, eravamo tutti positivi e nessuno poteva accedere alla struttura, ma il Signore ci ha sostenuto insieme a tante persone che ci hanno aiutato". Queste le parole della direzione della casa di riposo Maria Ausiliatrice di Roppolo, che a inizio aprile è stata oggetto di un focolaio covid all'interno della struttura (leggi qui). 

"Abbiamo seguito le cure di antibiotici e cortisone che ci hanno dato dall'Asl - raccontano a un mese dall'accaduto - oltre a tutti gli accorgimenti in merito a distanziamento e sanificazione. Abbiamo ridotto i nostri spazi e cercato di stare lontano il più possibile, ma abbiamo anche dovuto assistere le nostre sorelle più anziane, dato che né il personale esterno né altri potevano entrare".

A distanza di settimane la situazione è nettamente migliorata: "Al momento siamo praticamente tutti negativi, stiamo aspettando l'esito degli ultimi tamponi. Una sorella è ancora ricoverata in ospedale per problemi legati al cuore, ma anche lei è risultata ormai negativa. Purtroppo tre di noi ci hanno lasciato, ma è stato a causa della presenza di altre gravi patologie che con il covid hanno portato a un peggioramento". 

Un'esperienza di vita che ha segnato, anche positivamente, la comunità: "Tutto sommato è stata un'esperienza positiva che ha fatto accrescere la nostra fede nei confronti di Dio e della Sua provvidenza. Abbiamo ricevuto tanto sostegno in questo periodo, il comune e la Protezione Civile si sono attivati per portarci la spesa, i beni di prima necessità o i farmaci di cui avevamo bisogno e sono arrivati aiuti anche da Torino, soprattutto per quanto riguarda l'assistenza alle nostre sorelle più anziane".

Una situazione per cui "abbiamo pregato molto di più - concludono - e nello specifico per tutti gli operatori sanitari. Tutta questa esperienza ha rappresentato uno stimolo nell'unione tra di noi".

bi.me.

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