Un presidio vaccinale nato dalla collaborazione tra amministrazione comunale e medici di base del territorio, ed un esempio di lotta al coronavirus con attenzione alla popolazione. Questo è il centro vaccinale di Casapinta, inaugurato lo scorso 1 aprile presso il salone polivalente sito accanto all'ambulatorio comunale.
Un'idea del medico del paese, la dottoressa Carla Furno Marchese, concretizzata grazie al coordinamento di tutta l'amministrazione comunale, dagli impiegati degli uffici al sindaco Mauro Fangazio in prima persona, che ha coinvolto ed aggregato la Croce Rossa, l'Associazione Alpini, volontari ed ex infermieri.
Nella giornata inaugurale la dottoressa Furno Marchese, con l'aiuto degli Alpini e della roce Rossa, ha effettuato 30 vaccini, e, dalla settimana scorsa, partecipa alle vaccinazioni anche il dottor Roberto Coda, medico di base che visita a Strona, Crosa e Mezzana Mortigliengo. “Sono orgoglioso che il mio paese contribuisca nel suo piccolo alla campagna vaccinale, - dichiara il sindaco Mauro Fangazio – l'unica strada percorribile per tornare alla normalità. Questa iniziativa non ha confini territoriali: se altri medici di base chiederanno la disponibilità del polivalente per vaccinare i propri pazienti, saremo molto felici di dare un ulteriore supporto”.
Al salone polivalente sono attive tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza nell'area desinata ai vaccini: entrata ed uscita separati, sedie per l'attesa distanziate tra loro, e sanificazione con l'ozono dopo ogni turno di vaccino.
“Ad oggi, – precisa il vice sindaco Danilo Cavasin – con due mezze giornate alla settimana, una per la dottoressa Furno Marchese ed una per il dottor Coda, sono già state vaccinate 130 persone. Gli over 80 hanno già ricevuto il vaccino, ed ora è il turno della fascia di età 70-79 e di coloro che appartengono alle fasce deboli. L'obiettivo è quello di vaccinare i 2mila mutuati, sparsi tra Casapinta e paese limitrofi, dei dottori Furno Marchese e Coda”.
A supportare i due medici ci sono sempre 7-8 volontari, che aiutano ad evitare assembramenti fuori dal centro, a provare la febbre, a compilare le autocertificazioni: “Un particolare ringraziamento – aggiunge Cavasin - alla Croce Rossa Italiana per la sua immediata disponibilità nel mandarci 2-3 volontari per turno di vaccino. E grazie ai nostri Alpini, ex infermieri, altri volontari, ed alla farmacista di Strona”.