“L’ordinanza della Regione Piemonte che consente la riapertura delle attività di toilettatura per gli animali è un primo segnale positivo per le attività artigiane, tuttavia ci si chiede perché agli animali domestici è consentita la piega mentre per le persone non è consentito poiché Acconciatori ed Estetiste sono chiusi". A parlare è il presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici, che lancia un appello per la riapertura delle attività di parrucchieri ed estetisti.
"La mancata riapertura di tali attività - prosegue Felici - è un grave colpo soprattutto in un periodo come quello che precede la Pasqua, che avrebbe significato un boccata di ossigeno per imprese da troppo in sofferenze. I settori di parrucchieri ed estetiste lavorano da sempre in sicurezza e i protocolli anticovid hanno ulteriormente incrementato il livello di attenzione già alto. Tenere chiuse queste attività significa non riconoscere il loro sforzo per operare in sicurezza ed avvantaggiare il lavoro nero e gli abusivi che alle norme di sicurezza non prestano alcuna attenzione, con gravi danni per gli Acconciatori ed Estetiste in regola e per la comunità”.
“Il periodo prepasquale – conclude Felici – avrebbe potuto costituire un’opportunità di lavoro e di parziale recupero economico. Impedire di lavorare a questi settori ed in generale a tutte le altre attività artigiane, significa lasciare a casa donne e uomini che lavorano in regola e che in regola fanno impresa, con il rischio di chiusura definitiva. Chiediamo pertanto la revisione delle attività che possono restare aperte, con particolare attenzione ai settori Acconciatori ed Estetiste”.
All'appello di Felici si aggiunge Stefania Baiolini, presidente nazionale e regionale di Confartigianato Estetiste: "Nell’ambito delle attività a sostegno del settore benessere - informa - Confartigianato unitamente alle altre Organizzazione artigiane ha lanciato una petizione sulla piattaforma ‘change.org’ per sostenere la richiesta di riapertura delle imprese di acconciatura ed estetica anche nelle zone rosse, già avanzata a livello istituzionale, da ultimo attraverso l’intervento di Marco Granelli Presidente nazionale Confartigianato Imprese, sul Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Auspico che tale iniziativa possa raccogliere il maggior numero possibile di adesioni”. Ecco il link per la sottoscrizione alla petizione: chng.it/kQY4SsphXp.