Dopo il sì del comune di Biella al ritorno alla tariffa rifiuti TARI, condizione imprescindibile per il salvataggio di Seab secondo il Consiglio di Amministrazione dell'azienda, anche Vigliano e Gaglianico, due degli altri tre comuni biellesi che oggi applicano la TARIP, si adeguano.
Per il Comune di Vigliano il ritorno avverrà dopo soltanto un anno dall'adozione della TARIP, periodo durante il quale ha migliorato nettamente il livello di raccolta differenziata. “In sei mesi siamo passati dal 56% al 77%. - afferma il sindaco Cristina Vazzoler – Siamo entrati in TARIP per sostenere il principio che “più inquina più paga” e ne siamo ancora convinti, ma le condizioni di Seab ci costringono a questa scelta. Seab è un'azienda del territorio e dei comuni, e quindi dobbiamo metterla nelle condizioni di salvarsi per tutelare posti di lavoro ed aziende che vantano crediti”.
Questa sera, martedì 9 febbraio, a Vigliano è convocato un consiglio comunale straordinario con l'audizione del CDA Seab. “Un incontro in cui il CDA illustrerà le indicazioni per uscire dalla crisi. – spiega Cristina Vazzoler - Noi, insieme alla minoranza, valuteremo se ci sono le condizioni tecniche per tornare a TARI, e con la volontà di mantenere il principio che “più inquina più paga”“.
Il Comune di Gaglianico applica la TARIP dal 2016, raggiungendo percentuali di raccolta differenziata superiori al 80%. Per questa ragione, il primo cittadino, Paolo Maggia, pur adeguandosi al ritorno a TARI, esprime il suo dispiacere: “A differenza di Biella, a Gaglianico la TARIP ha funzionato, e quindi questo metodo non è da buttare. Invece, ci danno l'aut aut per salvare posti di lavoro ed indotto, e ci costringono ad abbandonarlo a causa di un'incapacità aziendale gravissima. Situazione che per i cittadini di Gaglianico continua, visto che non abbiamo ancora ricevuto il saldo 2019”.
Ieri, lunedì 8 febbraio, in un assemblea dei capigruppo allargata a tutti i consiglieri comunali, il presidente Seab, Luca Rossetto, ha incontrato l'amministrazione comunale di Cossato, ferma da settimane sulla sua posizione contraria al ritorno a TARI. “Abbiamo proposto al presidente SEAB – dichiara il sindaco Enrico Moggio – Cossato come luogo di sperimentazione della TARIP, la tariffa del futuro per tutti i comuni, ed alcuni aggiustamenti all'applicazione della stessa tariffa. Ad esempio il miglioramento della riscossione degli insoluti, come ha dimostrato la nuova amministrazione Seab che, in 4 mesi, con semplici telefonate, ha già recuperato 90mila euro”.
Il no deciso di Cossato al ritorno a TARI è forte dei risultati raggiunti in questi anni nella raccolta differenziata. “La cittadinanza e l'amministrazione vogliono continuare con TARIP perché abbiamo raggiunto l'85%. - precisa Moggio – Un successo a livello nazionale perché, da quattro-cinque anni, veniamo premiati come uno dei comuni più ecologici d'Italia. Ed un'esperienza che merita di continuare, perché è un modello da seguire secondo le indicazioni a livello europeo e nazionale. Quest'anno il governo, nella Legge di Bilancio, ha infatti stanziato svariati milioni di euro per il passaggio di diversi comuni italiani a TARIP”.