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ATTUALITÀ | 27 gennaio 2021, 06:50

Biella - Una "guardia notturna" speciale per il Lanificio Fratelli Cerruti. Rispettiamola

E' la volpe che abbiamo incontrato l'altra sera in via Cucco e in via Milano. Oggi sappiamo che Chiavazza è la sua casa.

La nostra amica volpe delle immagini scattate da Chiara Bassanese e Enrico Correale

La nostra amica volpe delle immagini scattate da Chiara Bassanese e Enrico Correale

Dicono che non sia giusto creare rapporti o addomesticare un animale selvatico. E su questo siamo perfettamente d'accordo. Ma non ci siamo mai chiesti però se sia lo stesso animale a volere questo tipo di socializzazione con gli umani. E' forse il caso della nostra volpe, la stessa che l'altra sera passeggiava tranquillamente per Chiavazza, davanti alla nostra redazione e in via Milano.

La volpe è stata riconosciuta da Enrico Correale, responsabile del personale del Lanificio Fratelli Cerruti 1881 di Biella, amante della natura e appassionato runner. "Questo soggetto è un maschio giovane, in salute -racconta- e aggiungo che è molto socievole". Lo scorso ottobre infatti, lo stesso Correale aveva pubblicato un post che raccontava la sua storia, la presenza costante nell'ultimo lanificio della città. Possiamo impedirglielo? Crediamo che se un animale come questo cerchi il "contatto" è perchè lo desidera più di un'altra cosa al mondo. Visto la sua vita trascorsa in solitudine, come il resto della sua specie.

I commenti sulla pagina social di Enrico era contrastanti: da chi esaltava il fatto a chi invece sosteneva che l'animale ora poteva essere in pericolo per la cattiveria degli umani. Ebbene questa volpe deve essere rispettata e considerata come un esemplare unico di intelligenza particolare, un trait d'union tra due mondi selvatici: quello animale e quello, appunto, umano. 

Ma sapete che questa volpe a volte si ferma a riposare davanti alla Portineria del Lanificio? E qualche volta segue le guardie notturne nel giro di ronda? "Quando avevo scritto il post -continua Enrico Correale- il mio intento era quello di dimostrare che la convivenza con questi animali è possibile, che vanno rispettati e protetti. C'è molta crudeltà nei confronti delle volpi, soprattutto da chi le uccide indiscriminatamente perchè sono predatori di lepri e altri animali (prede preferite dai cacciatori). Personalmente li trovo esseri bellissimi".

Questa volpe è libera di andare e venire dove vuole, non è rinchiusa in un recinto tantomeno legata a una catena. Per carità. Il cercare un approccio con gli umani è una decisione che ha preso lei stessa e come tale deve essere rispettata. Pensate che quattro biscotti addomestichino un animale selvatico? Se non lo cerca lui, è impossibile. Nessuno la obbliga a tornare, forse è solamente per la sua passione di vivere proprio a ridosso del torrente Cervo. Il suo habitat per eccellenza. In fondo in zoologia è un canide ovvero molto simile ai nostri amici da compagnia a quattro zampe. Detto questo, lasciatela vivere in pace, non cercate di andare a rintracciarla perchè se lei non vuole farsi vedere non la troverete mai. 

Questa è la storia della nostra volpe, secondo noi una gran bella storia. Ora speriamo che i cosiddetti umani si comportino come tali, non invadano il suo territorio e soprattutto non la cerchino. Confidiamo in questa ragionevolezza, diamo ancora fiducia a coloro che in tante occasioni non l'hanno mantenuta. Proviamoci. Tutti insieme. "Una sola avvertenza cara volpe -conclude Correale- ricordati di essere sempre prudente e non ti fidare di tutti gli umani". 

Fulvio Feraboli

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