Biellese Magico e Misterioso - 27 dicembre 2020, 08:00

Biellese magico e misterioso: BIELLA RIVA - An Riva, la “Dea Fortuna” e il “Sole delle Alpi” della necropoli romana

A cura di Roberto Gremmo

Biellese magico e misterioso: BIELLA RIVA - An Riva, la “Dea Fortuna” e il “Sole delle Alpi” della necropoli romana

La necropoli romana di Biella è stata scoperta casualmente nel 1949 in Riva, nella zona chiamata Aragni mentre si scavavano le fondamenta per una nuova villa.

 

Una prima, ampia relazione sull’eccezionale risultato degli scavi veniva pubblicata dopo qualche mese sul “Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e di Belle Arti” ed era stata scritta da Carlo Carducci all’epoca sovrintendente ai beni archeologici e belle arti in Piemonte e Valle d’Aosta. 

Effettuati dei sondaggi ad ampio raggio venivano scoperte e portate alla luce almeno 340 tombe, piene zeppe di reperti preziosi, subito ricoverati al Museo Civico cittadino.

 

Le sepolture erano di vario tipo e all’interno c’era davvero di tutto: anfore, lucerne, ampolle a forma di colomba e sculture di terracotta.

Fra le diverse statuette scoperte si distingueva per grandezza, bellezza ed accurata esecuzione quella dedicata alla Dea Fortuna col corno dell’abbondanza e si scopriva anche uno specchio rotondo che sul retro aveva incisa la stella a sei punte ben nota come “Sole delle Alpi”. 

 

Considerata l’emblema della civiltà alpina e montanara confermerebbe la tesi dello studioso francese Joseph Déchelette che riteneva importato dalla Gallia meridionale il tipo di sepolture scoperte a Biella.

Questo articolo é estratto dal nuovo libro “I segreti dei paesi biellesi” per concessione dell’Editore “Ieri e Oggi” (via Italia 22 Biella tel. 015351006 - ierieoggi@tiscalinet.it).

Saremo grati a chi vorrà segnalarci altre realtà del Biellese segreto scrivendo a storiaribelle@gmail.

Roberto Gremmo

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