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Newsbiella Young | 13 dicembre 2020, 08:49

Al Bona l'incontro virtuale con studenti da tutto il mondo

Al Bona l'incontro virtuale con studenti da tutto il mondo

L’Istituto Bona di Biella ha presentato anche quest’anno il progetto “Normandy Youth International Summit”: si tratta di far incontrare (quest’anno purtroppo attraverso Google Meet a causa del Covid) alcuni studenti di scuole da tutto il mondo per affrontare tematiche mondiali come l’ambiente, le relazioni internazionali e diversi problemi sociali, ovviamente interamente in inglese. Gli organizzatori dell’evento sono alcuni studenti dell’istituto St. Joseph di Le Havre, in Francia, che prima degli incontri avvenuti l’1,2 e 3 di dicembre ci hanno lasciato alcune ricerche da fare, per affrontare meglio i dibattiti, che avvenivano all’interno dei 5 gruppi formati da studenti di scuole e nazionalità diverse. Per poter partecipare a questo Summit nella nostra scuola siamo stati selezionati in seguito a dei colloqui che servivano per reclutare le persone più adatte a questo progetto, siccome il limite era di 4 persone. 

I pensieri degli studenti

Safia: Questo progetto mi ha insegnato molto, è stata l’attività extrascolastica più significativa del mio percorso scolastico. Incontrare persone di diverse culture e diversi paesi ma riuscire attraverso una sola lingua a condividere idee e pensieri differenti, trovando punti di incontro e scoprendo nuove prospettive mi ha stupito e mi ha rassicurato, attraverso la comunicazione è possibile fare grandi cose e dato che questo progetto riguardava tutto il mondo mi ha lasciato con la speranza di un futuro fatto di persone, che vogliono davvero fare qualcosa per affrontare le problematiche presenti o che si creeranno, detto questo, aldilà della validissima qualità del progetto, abbiamo potuto tutti fare nuove amicizie e noi “delegates” ci sentiamo tutt’ora praticamente tutti i giorni. 

Najoua: É stato un immenso piacere aver avuto la possibilità di partecipare a questo progetto che mi ha permesso non solo di conoscere nuove persone e nuove culture, ma ho avuto anche la possibilità di approfondire le mie conoscenze su tematiche attuali, condividere e confrontare le mie idee, cooperare con tante persone per giungere ad un unico obiettivo e migliorare le mie capacità linguistiche.

Sono stata colpita dal modo in cui ragazzi così giovani, provenienti da paesi differenti e che non si conoscono neanche siano così  determinati a risolvere i problemi che affliggono la società attuale, cercando di ottenere un furto migliore. 

Orazio: A ripensare a mente lucida tutto il progetto mi vengono quasi i brividi… Essendo per me il secondo anno di fila che partecipo a questo summit, ero un pò  scettico, credevo che il problema della distanza si sarebbe fatto sentire, ma non è stato così. Siamo subito stati messi a nostro agio e questo ha permesso ad ognuno di noi di poter legare con tutti i partecipanti. Mi sono sentito a casa, ho conosciuto persone fenomenali che hanno voglia di fare di mettersi in gioco per un mondo migliore. Ogni anno è sempre più difficile salutare e dire addio a questo ambiente così bello e produttivo. Discutere su temi importanti, conoscere nuove persone, nuove culture, nuovi modi di fare sono attività che ogni ragazzo dovrebbe fare nel proprio percorso scolastico ed io ho avuto l’opportunità di farlo per ben due volte. 

E’ un'esperienza che mi ha fatto crescere come studente ma soprattutto come persona.

PRIMO GIORNO 

Martedì 1 dicembre 2020, alle 8.30 è iniziata la cerimonia di apertura del Digital NIYLS 2020 alla quale hanno partecipato moltissimi Paesi tra cui Italia, Francia, Australia, Indonesia, India, Turchia, Finlandia, Svezia e Paesi Bassi. 

Durante la cerimonia è avvenuta la presentazione del digital summit 2020 e successivamente sono stati presentati i video di presentazione preparati dai ragazzi dei Paesi partecipanti. 

Una volta terminata la cerimonia di apertura il nostro gruppo è stato diviso. Ognuno di noi 4 si è trovato in gruppo con altri ragazzi provenienti da Paesi differenti allo scopo di permetterci non solo la conoscenza di nuove persone ma anche per darci la possibilità di poter migliorare le nostre capacità cooperative con essi. 

Una volta divisi in gruppi da 8 ciascuno, ogni gruppo ha analizzato il workshop 1 nel quale abbiamo trattato temi che riguardano l’ambiente, l’economia, la sanità, i trasporti… Ci siamo immedesimati in ministri e abbiamo discusso e cercato di trovare soluzioni ai problemi che affliggono la società. 

Infine, terminati i dibattiti, ogni gruppo si  ritornava nella riunione principale di meet ed esponeva in 3 minuti le soluzioni a cui è giunto a termine.

Finite le presentazioni, seguivano i saluti. 

SECONDO GIORNO 

Il secondo giorno di questo fantastico summit inizia sempre alle ore 8:30. Una volta che tutti i partecipanti sono collegati si procede a fare dei piccoli giochi per rompere il ghiaccio i cosiddetti “ice breakers”, in inglese,. Una volta finiti queste attività più ludiche e divertenti si passa al vero e proprio fulcro di questo summit, ovvero i workshop. 

Veniamo rapidamente divisi ognuno nei propri gruppi e alle 9:25 siamo già tutti operativi. Una volta entrati ad ognuno di noi viene assegnato uno Stato che dovrà rappresentare e ci verrà detto con chi dovremo trattare. Gli Stati presi in considerazione erano: USA, Germania, Indonesia, India, Nigeria, Spagna, Messico e Inghilterra. 

Ecco che sta per iniziare il nostro workshop.L’obiettivo è quello di dibattere con gli altri Stati per creare degli accordi internazionali al fine di aumentare gli scambi di materie prime, prodotti ecc… ma allo stesso tempo di salvaguardare l’ambiente. Faccio un breve esempio: io ho rappresentato l’Indonesia e dovrò trattare con l’India. Stipuliamo un accordo in cui India ed Indonesia decidono che dovranno piantare 150 milioni di alberi in un anno, aumentare gli scambi tra di essi di prodotti farmacologici e così via. Gli Stati più forti aiutano i più deboli. Quello che è stato fatto in questo workshop insomma, è quello che di creare un mondo migliore per chi vive nel nostro pianeta. 

Una volta terminati tutti i dibattiti, ognuno di noi tornerà nella stanza principale di meet, dove incontreremo i ragazzi degli altri gruppi. Ogni gruppo dovrà esporre le idee che sono emerse durante il workshop e alla fine ci sarà un grande riepilogo. 

E in seguito a saluti e altri piccoli momenti di divertimento finisce il secondo giorno del NYILS.

TERZO GIORNO 

Il programma della terza giornata era diviso tra la mattina e il pomeriggio. Durante la mattinata siamo andati avanti con il terzo workshop nei rispettivi gruppi e ci siamo concentrati su discriminazione razziale, l’omofobia e l’ambiente e in particolare, abbiamo analizzato come i social possono essere usati per trasmettere messaggi positivi in relazione a questi temi delicati. Ognuno di noi aveva il compito di trovare delle soluzioni adatte a limitare i fenomeni che creano da sempre disagi nel mondo.

Durante il pomeriggio invece erano coinvolte tutte le persone che hanno partecipato a questo progetto per la cerimonia finale, che, ci ha lasciati tutti un po’ emozionati e allo stesso tempo felici di aver fatto parte di un Summit, che ci ha cresciuti, ci ha fatto conoscere nuove culture e messo di fronte a mille idee diverse, ci hanno dato la speranza che la nostra generazione è una generazione valida per cambiare il futuro e combattere tutti i problemi che rappresentano la nostra realtà.

Redazione Newsbiella Young

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