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Regione Piemonte | 27 novembre 2020, 16:30

L’Assestamento approda in Aula in Consiglio regionale

L'assessore Gabusi ha relazionato sui progetti che potranno essere finanziati con risorse del Recovery Fund relativamente alle materie di sua competenza

L’Assestamento approda in Aula in Consiglio regionale

La prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, ha licenziato a maggioranza il disegno di legge 119 “Assestamento del Bilancio di previsione finanziario 2020 – 2022 e disposizioni finanziarie”, che passa ora all’esame dell’Aula. Dopo diverse sedute contrastate, maggioranza e opposizione hanno trovato un accordo che ha portato al ritiro di diversi emendamenti e all’odierno licenziamento del Ddl.

Si è quindi svolta l’informativa dell’assessore alle Infrastrutture, Opere pubbliche e Trasporti della Regione, Marco Gabusi, sui progetti che potranno essere finanziati con risorse del Recovery Fund relativamente alle materie di sua competenza. 
Per le infrastrutture il riferimento è l’elenco delle 30 opere strategiche già precedentemente condiviso con le Province piemontesi, tra cui alcune transregionali come l’elettrificazione e il raddoppio selettivo della Chivasso-Ivrea-Aosta e il traforo Armo-Cantarana, ma anche la Novara-Vercelli, il completamento della tangenziale di Carmagnola, la tangenziale Sud Ovest di Asti, il ponte di Alessandria sul Bormida. 

“Sono opere di taglio medio, già cantierabili e che dovranno concludersi entro il 2026, come prevedono le linee guida del piano nazionale - ha detto l’assessore – ma la loro realizzazione dipenderà da quante saranno le risorse destinate al Piemonte, su cui oggi non ci sono certezze. Anche quando conosceremo le cifre a noi destinate vorremmo utilizzare il metodo di lavoro fin qui perseguito”.

I consiglieri dei gruppi Pd e M5 sono intervenuti per domande e chiarimenti sugli investimenti ipotizzati in tema di messa in sicurezza del territorio per far fronte al dissesto idrogeologico, per la logistica, i progetti green in tema di Tpl e mobilità attiva, la manutenzione o il rifacimento dei ponti.

Sull’importanza di sfruttare questa occasione per lavorare sulla salvaguardia dal dissesto idrogeologico si è soffermato anche il presidente Vercellotti, che ha sostenuto la necessità di un piano di gestione dei sedimenti per la pulizia dei fiumi e di un sistema di monitoraggio da remoto di ponti e fiumi per individuare tempestivamente le situazioni critiche. 

L’assessore ha precisato che una volta definito il riparto tra Regioni in sede di Conferenza, sarà suo impegno confrontarsi con la Commissione e con gli enti locali di area vasta per stabilire le priorità.

Dal nostro corrispondente a Torino

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