A Cossato tengono banco le luminarie di Natale. Dopo il via libera della giunta Moggio che ha deciso di stanziare 17mila euro per illuminare le zone principali del centro (via Mazzini, Lamarmora e Mercato), in città si sono sollevate voci critiche in seno alle minoranze consiliari.
“In molte città, Cossato compresa, iniziamo a vedere la posa di luminarie e addobbi finanziati parzialmente o in toto dalle amministrazioni – spiega il consigliere del Partito Democratico Marco Barbierato - Capisco benissimo la voglia di normalità che spinge alcune amministrazioni a investire nelle luminarie natalizie. È la voglia di normalità che vorremmo tutti, me compreso. Però, sinceramente quest'anno avrei speso ogni centesimo pubblico per rafforzare le misure di sostegno a chi è danneggiato dalla pandemia e a favore dei servizi per combattere il Covid-19, chiedendo al tempo stesso a tutti di provare a rendere la città luminosa e natalizia con piccoli gesti, addobbi autoprodotti e altre iniziative da concordare con cittadini, categorie, commercio, associazioni e amministrazione”.
Il consigliere dem invita alla riflessione e “a quanti buoni spesa, contributi al commercio, sostegni alle famiglie, alle persone sole e più deboli, aiuto alle associazioni di volontariato e di servizio alla persona, azioni in campo sanitario e sociale avremmo potuto finanziare con quei fondi. Pochi o tanti che fossero. Io non riesco a non pensarci. Non pretendo di giudicare e non ho la verità in tasca. Solo, avrei scelto un approccio diverso e solidale”. Sulla stessa linea d'onda anche Stefano Revello di Controcorrente Cossato che, nei giorni scorsi, ha invitato sui social la giunta comunale di aiutare le attività in difficoltà e di lanciare una campagna di contributi a fondo perduto per famiglia da spendere nei negozi di Cossato.
Sul tema specifico non si è fatta attendere la replica del sindaco Enrico Moggio: “Il Comune ha sempre fatto la sua parte adottando già misure a sostegno delle attività economiche attive nel territorio del Comune, ad integrazione di quanto già attuato da Stato e Regione al fine di contrastare gli effetti dell'emergenza sanitaria, economica e sociale derivante dall'epidemia da Covid-19. Forse bisognerebbe chiedere al Governo di predisporre maggiori aiuti alle attività in modo strutturato e maggiormente adeguato. Per quanto riguarda la questione luminarie, ci sarebbe da ridire se non le facessimo e viceversa. Abbiamo fatto una scelta perchè vogliamo dare un segnale di normalità, specialmente in questo momento. Le luci di Natale vogliono essere un segnale di speranza per le persone”.