«Campania al primo posto assoluto per carenza di infermieri per fronteggiare l’emergenza pandemia. Tra le 10 e le 12mila unità di professionisti della sanità mancano all’appello per fronteggiare il “nemico”. Al secondo posto c’è la disastrata Lombardia. Segue il Piemonte con 3500. Ma sono gli scenari interni, la disorganizzazione, il precariato, i nuovi turni massacranti, gli spostamenti “tappabuchi” di colleghi da un reparto e da un ospedale all’altro, senza logica, penalizzando reparti no-covid a irrimediabile rischio chiusura, a fronte di pochissime nuove assunzioni, a far scattare l’allarme, ben oltre la soglia di emergenza».
Esordisce così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, Sindacato Infermieri Italiani, nel presentare agli organi di informazione i dati del nuovo “report”, questa volta incentrato sui preoccupanti numeri della mancanza di infermieri nelle aree covid della sanità pubblica per tenere testa alla pericolosa riesplosione della pandemia.