ATTUALITÀ - 20 ottobre 2020, 06:50

Seab, entro il 16 febbraio 2021 il deposito del piano concordatario FOTO

Il presidente Luca Rossetto: "Il Tribunale di Biella ci ha concesso una proroga con la condizione di chiedere il fallimento nel caso non ci siano i presupposti per salvare la società. Fondamentale la ricapitalizzazione ed il passaggio alla TARI dei 4 Comuni TARIP".

seab consiglio comunale

Foto di Studio Fighera

Il piano concordatario e la sua procedura, quello industriale, l'efficienza ed organizzazione aziendale, la tariffazione, il passaggio alla TARI dei 4 Comuni TARIP, la cessione dei crediti insoluti, l'incasso degli insoluti, i rapporti con l'utenza, gli immobili in uso, il rinnovo degli automezzi, l'aumento di capitale e la sicurezza sul lavoro.

Questi sono i cantieri di lavoro dei quali, dal suo insediamento nel luglio scorso, si sta occupando il Cda Seab presieduto da Luca Rossetto, in vista dell'importante scadenza del 16 febbraio 2021, data entro la quale dovrà essere depositato in Tribunale il piano concordatario per il salvataggio dell'azienda.

Di questi cantieri  il Cda Seab ha relazionato ieri, lunedì 19 ottobre, il consiglio comunale di Biella, convocato in via straordinaria per la sua audizione. "Il Tribunale di Biella ci ha concesso una proroga - dichiara Rossetto - con la condizione di chiedere il fallimento nel caso non ci siano i presupposti per salvare la società. Questo piano concordatario dovrà essere approvato dall'autorità d'ambito e dai comuni soci di Seab prima del 16 febbraio. E dovrà essere preceduto da una ricapitalizzazione della società per 3 milioni di euro nei termini delle attuali percentuali di partecipazione dei soci".

Ricapitalizzazione che, secondo il presidente Seab, è fondamentale tanto quanto il passaggio alla TARI dei 4 comuni TARIP Biella, Cossato, Vigliano Biellese e Gaglianico, dove, oggi, ci sono 4 sistemi di fatturazione diversi: "Il passaggio a TARI, con il mantenimento della raccolta puntuale e delle attività di fatturazione e bollettazione in capo a Seab, è fondamentale: senza la partita è perduta".

In caso di accettazione del piano concordatario, il Cda Seab ha previsto un periodo di 5 anni per il risanamento della società. "In caso positivo - aggiunge Rossetto - seguiremo passo per passo la procedura. In quest' ottica stiamo già relazionando bimestralmente il Tribunale sulla gestione ordinaria".

Cinque anni anche per il piano industriale. "Questo piano - spiega Rossetto - stabilisce le attività da svolgere e gli obiettivi da raggiungere ed è il presupposto per la ricapitalizzazione, considerato che Seab è sempre stata sottocapitalizzata. Obiettivi come la standardizzazione della raccolta rifiuti, che è svolta in 74 modi diversi nei 74 comuni della provincia, la revisione delle frequenze della raccolta stessa e degli orari degli ecocentri, uguali d'estate e d'inverno".

Il piano industriale prevede inoltre misure finalizzate ad eliminare gravi lacune della società. "Il controllo finanziario - continua Rossetto - è sempre stato lacunoso e la contabilità di magazzino mai esistita: abbiamo istituito la verifica che le fatture passive corrispondano a beni e servizi effettivamente ricevuti. La riscossione delle penali ai fornitori sugli appalti non è mai stata applicata: ad esempio sui sacchetti abbiamo introdotto un sistema per verificare la misura dei prodotti acquistati. Stesso discorso per la gestione di personale, pianificazione ferie, pensionamenti e rientri, dove vogliamo migliorare dati quali 6450 ore di ferie non godute ed un tasso di assenteismo del 5% nel 2019. Abbiamo inoltre incaricato una terna di periti per valutare una gara di vendita dell'edificio di via Candelo, con conseguente spostamento della sede, abbiamo installato il pos allo sportello di viale Roma, e progettiamo l'installazione di impianti fotovoltaici per le nostre sedi. Quanto al parco automezzi, 21 da rottamare, 60 da manutenzione straordinaria e 17 in buono stato, stiamo cercando finanziamenti per sostituire i mezzi leggeri. Infine è previsto un rapporto quotidiano sullo stato dei mezzi in modo da non fare uscire quelli che non rispettano gli standard di sicurezza, e la verifica mensile della salute dei lavoratori con il medico competente".

A proposito di misure mai adottate, il Cda ha stabilito un controllo mensile sui flussi di cassa. "Questa verifica consente di conoscere i flussi fino a dicembre 2021, - precisa Rossetto - e di risparmiare 42mila euro di accise sui carburanti nel 2019, e 70 mila nel 2020, in quanto siamo un servizio di pubblica utilità. Misura importante perchè la nostra cassa si muove al ritmo di 1,5 milioni di euro al mese ed attualmente abbiamo 2 milioni di euro in cassa in assenza di linee di credito aperte".

Tutte misure di efficienza ed organizzazione aziendale nell'ottica della riduzione dei costi, come in tema di recupero dei crediti insoluti. "Nel periodo 2016-2019 - sottolinea Rossetto - gli insoluti dei 4 Comuni TARIP ammontano a 10,8 milioni di euro, di cui 8,3 a Biella, con 90 pratiche di importo superiore a 10 mila euro, e 20mila pratiche sotto quella soglia. Abbiamo un gruppo di avvocati che si occupa dei crediti maggiori, e abbiamo distribuito pacchetti omogenei di insoluti a 4 società di recupero che, con la procedura telefonata-ritelefonata-sollecito scritto-avvocato, sono in gara per aggiudicarsi l'incarico in base al criterio della maggiore somma riscossa. Abbiamo già raggiunto un accordo con il Santuario di Oropa per il saldo, entro il 31 dicembre, del loro debito di 180mila euro. Inoltre, abbiamo accertato la cedibilità di alcuni crediti, che sono già stati accantonati in una riserva di bilancio, pari a 500mila euro di risparmio fiscale. A Biella, il tasso di insoluti attuale e del 27%: l'obiettivo è quello di portarlo, nei cinque anni del piano, sotto il 12%".

Il tema degli insoluti è strettamente collegato a quello delle tariffe. "Per il 2019, - afferma il presidente Seab - siamo in attesa che il consiglio comunale di Biella approvi il piano economico finanziario che prevede un aumento tariffario del 1-2% rispetto al preventivo, dovuto ai costi di ripristino della discarica di Masserano dopo la recente alluvione. Per il 2020, abbiamo previsto un aumento tra il 7 ed 10% sulle tariffe di Biella nel caso in cui, con il passaggio a TARI, gli insoluti non siano più in capo a Seab".

Il presidente Luca Rossetto ha concluso il suo intervento annunciando che il Cda è pronto a fornire alla città di Biella gli strumenti per il passaggio alla TARI: "Sono orgoglioso di fare parte di questo team, e Seab ce la può fare se tutti hanno voglia di salvarla".

Alessandro Bozzonetti

Ti potrebbero interessare anche:

SU