POLITICA - 18 ottobre 2020, 16:30

Candelo, Veronese: "Bugie e false verità sul lascito De Rossi"

Candelo, Veronese: "Bugie e false verità sul lascito De Rossi"

“Non è stata rispettata la volontà del testatore, il sig. De Rossi, un insegnante, che nel lasciare in eredità la propria casa al Comune di Candelo desiderava arricchire la Comunità intervenendo nel sociale - a favore di scuole e casa di riposo - in modo tangibile, lasciando un segno.

Questo non potrà accadere però, dal momento che sarà difficile intitolare al sig. De Rossi un traliccio dell’alta tensione che va rimosso, salvo che l’Amministrazione intenda installare un cippo commemorativo dove fu il traliccio spostato con i soldi del lascito De Rossi”.

Questa la replica del Gruppo Consigliare di Elettra Veronese alle dichiarazioni dell’assessore al bilancio di Candelo apparse su un giornale locale nei giorni scorsi.

“Il fatto pacifico - prosegue Veronese - è che il ricavato della vendita di Casa De Rossi, circa € 60.000,00, è stato usato dall’Amministrazione per “rimediare ad un errore”. Si tratta dell’errore contrattuale di cui già lungamente si è discusso per cui, ceduta la RSA per 66 anni ad una cooperativa, la Punto Service rl, al prezzo di circa € 900.000,00, il Comune si è obbligato a pagare il costo di € 114.000,00 per spostare il predetto traliccio, che si trova da sempre nel prato adiacente, d’ostacolo all’ampliamento della RSA (ampliamento a carico della cooperativa).

Nelle casse del Comune sono quindi entrati € 786.000,00 circa e non € 900.000,00 circa, differenza che in un paese che lamenta sempre di avere scarse risorse non è poco”.

Per Veronese e Tosin il punto è che il Comune ha l’obbligo di informare la cittadinanza in modo chiaro e "soprattutto ha il dovere morale e giuridico di rispettare nella sostanza e non solo nella forma la volontà del testatore (e di quelli futuri), ben delineata dai vincoli imposti dal lascito”.

Comunicato Stampa Candelo per Tutti - bi.me.

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