Nel weekend in cui è ripreso il campionato italiano di calcio, il titolo ci sta: Microsolchi 2020 infatti, nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza Covid, ha registrato un'ottima partecipazione di pubblico in entrambi gli appuntamenti previsti. Sabato sera il Teatro Sociale ha visto il tutto esaurito per il concerto di Paolo Bonfanti & The Crescent City Funk (la capienza, con le restrizioni attuali, è di 200 persone) mentre domenica il Chiostro di San Sebastiano è stato visitato da numerosi collezionisti che, nel rispetto delle norme imposte dagli organizzatori, hanno cercato tra i banchi degli espositori pezzi rari e curiosità.
La partecipazione di Bonfanti, alfiere del blues da più di trentanni, era in qualche modo una garanzia: il chitarrista genovese ha ripercorso le strade del blues da New Orleans a Chicago, eseguendo anche un intenso omaggio alla colonna sonora del cult movie “The Blues Brothers”. Ed è stato proprio durante l'esecuzione di pezzi come "Gimme some loving" o "Jailhouse rock" che il pubblico biellese ha fatto fatica a rimanere seduto e si è limitato a tenere il tempo e a battere le mani. Le vere sorprese musicali sono state però nel pomeriggio di domenica. Il set è iniziato con i Nasty Dogs, una band biellese che, grazie anche al supporto della sua sezione fiati, ha presentato una serie di cover coinvolgenti e di ottimo impatto.
A seguire è salita sul palco Marianne Mirage. La giovane cantautrice piacentina, accompagnata da chitarra elettrica e percussioni, ha spaziato dal brano autografo alla cover (originalissimo l’arrangiamento di Help dei Beatles) fino a quel gospel che qualche anno fa ha indotto Patti Smith a volerla come open act del suo tour italiano. Tra i pezzi presentati anche “The Place”, canzone inserita nella colonna sonora dell’omonimo film di Paolo Genovese. Marianne Mirage ha una bellissima voce, grinta e determinazione, sentiremo ancora parlare di lei.