AL DIRETTORE - 14 settembre 2020, 06:50

Scuola, il punto di Barazzotto: “Regole incerte. Vittime studenti, famiglie e docenti”

barazzotto scuola

Riceviamo e pubblichiamo:

"A pochi giorni dall'inizio della scuola, il velo che copriva l'incognita del rientro è stato rimosso, scoprendo il meccanismo cigolante del motore della ripartenza, come quello della nostra funicolare,  che tratteggia allegoricamente il clima che stiamo vivendo. L’autocertificazione imposta dalla giunta regionale alle famiglie circa la misurazione della temperatura dei figli a casa, con annotazione quotidiana sul diario, non piace al direttore scolastico regionale, che ritiene illegittima la richiesta.

La gestione della mensa ha originato altre contraddizioni, con la regione che consentirebbe lo "scodellamento" dei pasti, in contrasto con le indicazioni del Piano Scuola sul pasto monoporzione. Così, persi nei marosi della normativa, per due settimane la mensa nei tre circoli didattici di Biella, e in molte altre scuole del biellese, non ci sarà, lasciando ai genitori la gestione di orari scolastici incompatibili con gli impegni lavorativi. Anche le mascherine per gli studenti, promesse dal ministero, non sono ancora disponibili in tutti gli istituti.

In alto mare la nomina di centinaia di precari, reclutati con nuovi meccanismi di valutazione, che stanno  sparigliando le cattedre vacanti, generando pessimismo e fastidio nei confronti di un governo che ha concentrato troppe risorse sui banchi con le rotelle, per cui basta intervistare un qualsiasi studente per avere una risposta circa lo scopo a cui saranno destinati. In più assisteremo ad uno spreco di banchi vecchi ancora in buono stato.

Regole incerte, troppi esperti, politica, centrale e regionale, autoreferenziale e che legittima il proprio mandato con esercizi di decisionismo, esasperano le differenze tra gli istituti scolastici.  Alcuni pronti da giugno, altri in affanno. In questo caleidoscopio di regole contraddittorie, le principali vittime della ripartenza senza pilota sono le famiglie e gli studenti e, se permettete, i docenti chiamati a svolgere, anzi a stravolgere, una professione che non era quella che immaginavano. Non sta andando tutto bene. Saremmo già contenti, se tutto andasse benino".

Vittorio Barazzotto

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