/ ATTUALITÀ

ATTUALITÀ | 23 agosto 2020, 16:44

Il presidente del consiglio d'istituto del G&Q Sella scrive ad Azzolina: "Usiamo il Santa Caterina"

Il presidente del consiglio d'istituto del G&Q Sella scrive ad Azzolina: "Usiamo il Santa Caterina"

Riceviamo e pubblichiamo:

"Gentilissima Ministra Azzolina, 

mi chiamo Elisa Incoronato e sono presidente del Consiglio d’Istituto del Liceo G. e Q. Sella di Biella, mi occupo della difesa dei diritti dei minori e faccio parte del Tavolo Nazionale di CSVnet contro la povertà educativa. Pur se posso soltanto immaginare la vastità di problemi che in questo momento difficile starà affrontando, mi permetto di scriverLe rincuorata anche dal fatto che Lei nel Biellese è di casa e che ha mostrato, in tutti questi mesi in cui è stata chiamata a svolgere un incarico così impegnativo, attenzione e vicinanza al nostro Territorio. 

Come probabilmente Lei ricorderà, a Biella esiste un grande complesso scolastico, con tante aule, giardini, un teatro ed una palestra, a poca distanza dai maggiori istituti superiori della città, anzi posto proprio in posizione strategica fra il Liceo Classico e il Liceo Scientifico, che è vuoto! Si tratta dello stabile dell’ex Istituto Santa Caterina, di proprietà di un ordine religioso. So che la Provincia di Biella sta pensando a soluzioni provvisorie per tamponare il problema delle aule e del distanziamento fisico necessario per fronteggiare l’emergenza che stiamo attraversando e che non potrà coglierci impreparati quando, tra poco, i nostri figli faranno ritorno a scuola.

Ebbene, a nome mio, di molte famiglie, di tantissimi studenti, vorrei chiedere il Suo aiuto, o almeno un Suo interessamento, per esplorare ogni possibilità riguardo a un possibile (e rapido) impiego di questo edificio scolastico inutilizzato, che ha ospitato fino a pochi anni fa una scuola materna, elementare, media e Liceo: una acquisizione momentanea, o una forma di affitto, un intervento riqualificativo, che ottimizzi l’uso dei grandi spazi presenti e che tragga la sua giustificazione dall’urgenza e dallo stato di necessità cui la pandemia ci costringe in modo irreversibile. Vorrei che Lei ci aiutasse ad intavolare un dialogo fra la Provincia e, se necessario, anche con la Regione Piemonte. Non credo sia sensato cercare altrove una provvisorietà, magari inadatta, quando ciò che serve è già costruito proprio per lo scopo di cui abbiamo un estremo ed immediato bisogno.

Siamo diventati forse così indifferenti alle eredità del nostro passato da non vedere ciò che abbiamo davanti agli occhi? È probabile che ci siano ostacoli, immagino anche di natura burocratica e magari dubbi o ritrosie da parte della Proprietà dell’immobile, ma non crede valga la pena tentare? Posto che la concentrazione e la serenità degli allievi, garantite solamente un ambiente scolastico funzionale e sicuro, ci stanno più a cuore della semplice quantità di nozioni apprese, in presenza o a distanza che sia, Lei non pensa che i nostri ragazzi abbiano diritto a una soluzione di questo tipo? E la stessa cosa non si può dire anche per le famiglie che stanno facendo sacrifici e stanno chiedendo solo un po’ di chiarezza sul futuro dei loro figli?

Mi rendo conto che le mie considerazioni possono apparire come ovvie, di buon senso e lontane da ogni tecnicismo, ma mi pare che in questo momento il discorso sulla scuola debba concentrarsi soprattutto sulle questioni pratiche, prestando attenzione a chi vive al suo interno, cercando di non sciupare tempo e risorse, sia umane sia materiali, e però anche pensando di costruire in modo sensato, per il domani di tutti. 

Spero che vorrà prendere in considerazione queste mie poche righe, La ringrazio in anticipo per la Sua attenzione e rimango a disposizione per qualsiasi forma di confronto". 

Elisa Incoronato

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore