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ATTUALITÀ | 12 agosto 2020, 06:50

Rimborsi Covid-19 su biglietti e abbonamenti treni, i pendolari: “Non sono ancora stati attivati, situazione stucchevole”

l Co.M.I.S. in una lettera torna a chiedere chiarimenti all’assessorato ai Traporti, a Trenitalia e all’Agenzia della Mobilità Piemontese.

Foto di repertorio

Foto di repertorio

I comitati e le associazioni di pendolari piemontesi che fanno parte del “Co. M. I. S. - Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile” si rivolgono nuovamente all’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, all’Agenzia della Mobilità Piemontese e a Trenitalia, per chiedere chiarimenti sui ritardi nei rimborsi causa emergenza Covid-19. 

Si tratta di rimborsi previsti dall’articolo 215 del Dpcm emanato a fine maggio, che fino ad oggi tuttavia non sono ancora stati attivati. “La situazione, a parer nostro, è abbastanza stucchevole" scrivono nella lettera dal coordinamento che comprende il Comitato Gruppo Pendolari Cuneo-Torino, l’Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi, l’Unione Ferrovie Piemontesi e il Comitato Pendolari Nizza Monferrato.

“In questi mesi ha creato disagi ai pendolari, a causa anche di informazioni errate date dalle biglietterie, quelle poche aperte, con conseguenti perdite di denaro causa mancato inutilizzo degli abbonamenti”. All’inizio i mesi previsti nel rimborso erano marzo, aprile e maggio, e secondo le prime indicazioni potevano essere erogati tramite voucher o prolungamento della validità degli abbonamenti stessi. 

“Sul sito di Trenitalia era stato indicato un modulo che sembrava indicato solo per i biglietti singoli e non per gli abbonamenti, in biglietteria invece, tuttora non vengono fornite indicazioni in quanto mancano le disposizioni e in precedenza, a chi voleva restituire l’abbonamento per recuperare i mesi non ancora utilizzati, in alcuni casi, è stato detto che in caso di restituzione non si avrebbe più avuto diritto a richiedere il rimborso dei mesi Covid-19, questo in contraddizione con quanto riportato dall’articolo 215”.  

Non è la prima volta che la questione viene portata all’attenzione dell’assessorato e della direzione regionale di Trenitalia. Già in una lettera del 28 maggio 2020, il Co.M.I.S. aveva espresso il disagio dei viaggiatori provocato dalle indicazioni poco chiare. Lettera a cui la Regione aveva risposto spiegando che: “In considerazione delle necessità che stanno emergendo da parte degli utenti, speriamo di arrivare ad una soluzione che possa soddisfare tutti il più presto possibile.”

“È assolutamente necessario che venga fatta chiarezza - insistono quindi i pendolari - e vengano date precise disposizioni per i rimborsi dovuti e previsti dal decreto. Tali disposizioni devono essere chiare sia per chi si recherà in biglietteria sia per chi vorrà utilizzare la modalità online, e questo deve essere valido per tutti i vettori del trasporto pubblico interessati. Il ritardo è già notevole, sono passati quasi tre mesi da quando è stato emanato il decreto e non è stata ancora trovata una soluzione adeguata. Sappiamo che alcuni vettori si stanno organizzando per il rimborso tramite voucher a partire da settembre, ma, per alcune tipologie di abbonamenti, vedi Formula, la modalità di applicazione è ancora in fase di concertazione”. 

“Non sappiamo a chi sia da attribuire la responsabilità di tale ritardo - concludono - sicuramente vi sono state, e probabilmente vi sono ancora, varie problematiche da risolvere, ma ne sollecitiamo una pronta soluzione a beneficio di tutta l’utenza”. 

Lettera CoMIS - f.f.

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