COSTUME E SOCIETÀ - 05 agosto 2020, 07:40

Bando Arte+ anche a Valdilana, Coggiola e Pray

Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha contributo al restauro e alla migliore fruizione delle Cappelle della Via Crucis al Santuario Madonna della Brughiera, del Santuario del Cavallero e degli affreschi dell’oratorio di Santa Maria Assunta

Santuario del Cavallero, Coggiola - Foto Fondazione CRB

Santuario del Cavallero, Coggiola - Foto Fondazione CRB

Si completa con il presente comunicato l’illustrazione dei progetti sostenuti dal bando “Arte+” lanciato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che ha stanziato 300 mila euro di contributi per il restauro e la migliore fruizione di chiese, oratori e immobili di interesse storico-artistico tutti sottoposti a tutela (ai sensi del DLgs 22/01/2004 n.42 - "Codice dei Beni culturali e del Paesaggio") presenti sul territorio Biellese per un totale di 25 interventi programmati da vari enti.

Santuario Madonna della Brughiera, Valdilana

Cappelle della Via Crucis

Tipologia

Bene paesaggistico

Progetto

Intervento di restauro e risanamento

Contributo Fondazione

€ 15.000

Descrizione del progetto

Il Santuario della Brughiera, è storicamente collegato alla Parrocchia di Bulliana da un’antica mulattiera, a fianco della quale sorgono le Cappelle della Via Crucis. La Via Crucis, è ancor oggi luogo di preghiera e di riflessione. Le tredici stazioni della Via Crucis (XIV è la chiesa antica santuario), volute dalla Compagnia del Crocifisso, approvate nel 1745, e costruite durante il 1800 che ora sono luogo di importanti funzioni religiose fra cui spicca la tradizionale "Via Crucis" del Venerdì Santo. Le prime sette cappelle sono state dipinte nel 1835 dal pittore Avondo della scuola di Varallo. Le ultime cinque stazioni furono dipinte dal pittore Antonio Ciancia (Caprile 1822, Biella 1892), pittore in Biella e figura importante nella sua epoca. Le Cappelle versano in un grave stato di conservazione, se non si interviene con sollecitudine al recupero delle strutture murarie, delle coperture e al restauro delle pitture queste opere d’arte andranno irrimediabilmente perdute. Il santuario è al centro di un progetto di valorizzazione del territorio, essendo meta di pellegrini e turisti che giungono anche da molto lontano. Questa iniziativa ha posto le basi per la valorizzazione della zona e il suo rilancio economico e sociale con la nascita di diverse attività turistiche. Si punta ad integrare questa iniziativa di recupero e valorizzazione con gli altri progetti turistici del territorio già avviati come l’Oasi Zegna e il santuario dell’Opera Pia. Si prevede, infine, di installare adeguata cartellonista per far conoscere l'opera e inserirla nel sistema sentieristico.

Dichiarazione referente

Dichiara Luca Passuello, volontario: "La storia della "strada dolorosa" è legata alla Compagnia del Crocefisso della parrocchia di Bulliana. Nella richiesta di autorizzazione al Vescovo di Vercelli del  1745 i bullianesi desideravano "sommamente per spirituale profitto e per l'acquisto delle sacre indulgenze la strada dolorosa". Gli eventi di questi ultimi mesi, ci hanno fatto ricordare l'importanza di questo simbolo. Il progetto fa parte di un grande piano di recupero, avviato più di vent'anni fa, del territorio che comprende le frazioni "alte" del Comune di Valdilana con al centro il Santuario della Brughiera. Rilanciare il nostro territorio, le bellezze artistiche e naturalistiche significa favorire la crescita del turismo lento, con importanti ricadute socio-economiche sulla popolazione".

Informazioni e contatti

Sito web: www.bulliana.org

viacrucis@bulliana.org | 015 7158209

Parrocchia di S. Giorgio, Coggiola

Santuario del Cavallero

Tipologia

Bene architettonico

Progetto

Intervento di restauro e ripristino funzionale 

Contributo Fondazione

€ 9.000

Descrizione del progetto

Il Santuario della Madonna della Neve del Cavallero sorge ad una quota di 543 m. s.l.m., alla confluenza del Torrente Sessera col Rio Cavallero. L’edificio, realizzato nella seconda metà del 1600, sul percorso dei pastori di greggi e mandrie che andavano agli alpeggi estivi, non è raggiungibile da alcuna strada carrozzabile. Nel Santuario viveva, fin dalla sua fondazione, un eremita, un uomo devoto e amante della solitudine che, munito di patente vescovile, questuava le elemosine ed accudiva al Santuario. La sua presenza è documentata dal 1692 al 1898. Le cosiddette “stanze dell'eremita” si trovano nell'angolo sud-sud- ovest della struttura, e sono raggiungibili attraverso la scala esterna coperta sul lato sud. Il Santuario e l'ambiente circostante rappresentano una testimonianza significativa della storia, delle tradizioni e dei modi di vivere della bassa Val Sessera. Luogo di culto e di incontro della comunità, infatti, negli spazi all'interno e intorno ci sono sempre state anche attività ludiche e culturali che si vorrebbero ricreare. La raccolta di firme per “I Luoghi del Cuore 2018”, che ha avuto 2664 voti, raggiungendo il 183° posto, ha rivelato grande interesse dei locali per il Santuario del Cavallero, ed è stata occasione per dare avvio ad una serie di iniziative per la sua valorizzazione ed il suo riuso. Purtroppo, la struttura nel corso del tempo ha subito degrado e danni, per cui sono necessari degli interventi di restauro. Il ripristino delle stanze dell'eremita costituisce il primo ambito su cui si è deciso di intervenire, in quanto indispensabile per la accessibilità in condizioni di sicurezza dell'intero complesso. Si prevede di aprire un percorso di visite guidate per rivitalizzare tutto il complesso e inserirlo in un cotesto più ampio di valorizzazione della cultura del territorio.

Dichiarazione referente

Dichiara Anna Ughetto, architetto e una dei due firmatari del progetto: "Il Santuario del Cavallero e l'ambiente circostante rappresentano una testimonianza significativa della storia, dell'arte, delle tradizioni e dei modi di vivere della Val Sessera, che si è mantenuta integra soprattutto perchè il sito non è raggiungibile veicolarmente. Negli ultimi anni al tema religioso e devozionale si è aggiunto quello dello svago e del tempo libero (le "lame" del Sessera e del Rio Cavallero, i percorsi escursionistici, tra cui i due cammini devozionali Cammino di San Carlo e Cammino della Gran Madre, il percorso MTB dell'Oasi Zegna), in un progetto generale di rivalutazione turistica della Valsessera, in cui il Santuario del Cavallero può essere luogo di aggregazione sociale, di attività didattiche e culturali".  

Informazioni e contatti

Pagina Facebook: www.facebook.com/Santuariodelcavallero/

ODV Amici del Cavallero: odvamicidelcavallero@gmail.com

348 2687936 (Marco Ferraris)

Parrocchia S. Antonio Abate, Pray

Affreschi dell’oratorio di S. Maria Assunta

Tipologia

Bene architettonico

Progetto

Intervento di restauro

Contributo

Fondazione € 12.000

Descrizione del progetto

Le fondamenta della Chiesa di Santa Maria Assunta sono antiche e risalgono tra il XII e XIII secolo. La presenza di resti alla base semicircolare dell'abside di grosse pietre del Sessera rimanda l'edificio all'arte romanica dei luoghi. Nel 1665 una visita pastorale la descrive con antichi affreschi che ornano l'abside e la navata. Dopo il 1747 la struttura subisce diverse modifiche, fino al 1849, all'attuale stato odierno sia interno che esterno.

Grazie alla riscoperta degli affreschi, citati nel 1665, durante il primo intervento di restauro avvenuto nel 2018, il valore storico artistico della chiesa di S. Maria Assunta si è consolidato e si è andato a sommare al valore devozionale già riconosciuto della comunità.

Il restauro degli affreschi va a completare il recupero dell'edificio, iniziato nel 2017 con il restauro della facciata, proseguito nel 2018/19 internamente con il restauro delle superfici decorate, della statua lignea dorata e policroma, dell'altare e balaustre in stucco lucido e il rifacimento dell'impianto di illuminazione. Gli interventi hanno portato a conoscenza due artisti della cultura biellese, il pittore A. Ciancia di Caprile e lo scultore Zaninetti di Crevacuore. L

’iniziativa ha destato l’interesse dalla comunità e degli storici locali e non. A restauro ultimato si prevede una ampia relazione sulla qualità pittorica e sulla storia delle opere.

Informazioni e contatti

Per informazioni: parrocchiadipray@libero.it

Comunicato Stampa Fondazione CRB - a.b.

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